Terracina
o Moscato di Terracina

DOC riconosciuta con Decreto 25/05/2007 – GU 05/06/2007. Modifica con DM 21/05/2008 - GU 06/06/2008. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.

 

Zona di produzione: comprende i comuni di Monte San Biagio, Terracina e Sonnino, in provincia di Latina. 

Resa: max. 11 t/ha.

Vitigno: moscato di Terracina min. 85%; 100% per lo Spumante.

Titolo alcolometrico minimo: 11.5%, di cui svolto almeno 11%; Passito 15.5%, di cui svolto almeno 12%; Spumante 11%, di cui svolto almeno 9% per il Dolce e 10.5% per il Secco.

Epoca migliore per il consumo: mediamente 1 anno, Passito 2-3.

Tipologie - Secco, Amabile, Passito e Spumante Secco e Dolce.

Con la vendemmia 2007, la provincia di Latina si è arricchita della nuova denominazione Moscato di Terracina, la prima da monovitigno autoctono bianco. L’omonimo vitigno ha avuto il periodo di massima diffusione nei primi del ‘900, quando era coltivato su quasi 1500 ettari, mentre oggi ne sono rimasti poco più di 30.

Il moscato di Terracina, un particolare clone di moscato bianco originario della provincia di Latina, cresce solo sulle colline situate attorno a questa cittadina; inizialmente destinato alla vinificazione, si è poi affermato come uva da tavola. 

La denominazione prevede diverse tipologie di vini. 
Il Secco si distingue per l’intensa nota fruttata, la freschezza e il finale ammandorlato, ed è un ottimo vino da aperitivo oppure da proporre in abbinamento con insalata di crostacei e risotto con la pasta di salsiccia e i fiori di zucca, tipico della zona pontina.
Lo Spumante Dolce si abbina con ciambelle, sfogliate e crostate con pesche e albicocche.

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