Velletri

DOC riconosciuta con DPR 31/03/1972 – GU 22/07/1972. Modifica con DPR 11/05/1987 – GU 21/10/1987. Decreto 07/09/1999 – GU 17/09/1999. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.

 

Zona di produzione: comprende i comuni di Lariano e Velletri, in provincia di Roma, parte di quello di Cisterna di Latina in quella di Latina.

Resa: max. 16 t/ha.

Epoca migliore per il consumo: Bianchi mediamente 1 anno, Rossi 1-3.

Altra tipologia - Riserva: Rosso Secco, con titolo alcolometrico minimo di 12.5% e affinamento almeno di 24 mesi.

Vini e vitigniAltre tipologieAlcol
BIANCO
malvasia bianca di Candia e/o malvasia puntinata max. 70%;
trebbiano toscano, verde e giallo min. 30%;
bellone e/o bombino bianco e altri max. 20%
SECCO/AMABILE/DOLCE
SUPERIORE SECCO
SPUMANTE SECCO/AMABILE/DOLCE

11
11.5
11

ROSSO
sangiovese 10-45%; montepulciano 30-50%;
cesanese di Affile e/o comune min. 10%;
bombino nero e/o merlot e/o ciliegiolo e altri max. 30%
SECCO/AMABILE



11.5



Furono i Flamines, antiche autorità religiose del popolo etrusco, a insegnare ai coloni di Velletri l’arte della vitivinicoltura, favorita anche dalla natura vulcanica del terreno. 

Questa denominazione propone un Rosso tra i più importanti della zona dei Castelli Romani, ottenuto soprattutto da sangiovese e montepulciano. Il colore rubino tendente al granato nella Riserva, il profumo intenso e fruttato che con l’affinamento esprime note speziate, il gusto caldo, discretamente tannico e di buona struttura, sono i tratti del Velletri Rosso, da provare con abbacchio e capretto al forno e brodettati.

Il Velletri Bianco è molto più semplice, con un profumo delicato, floreale e fruttato, discreta freschezza e media struttura, doti che lo rendono ideale in abbinamento con minestre di verdure, carciofi alla matticella e zucchine ripiene.

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