DOC riconosciuta con DM 10/09/1996 – GU 21/09/1996. Modifica con DM 07/02/2011 – GU 25/02/2011. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Cantalupo in Sabina, Castelnuovo di Farfa, Fara in Sabina, Selci, Tarano e parte di Collevecchio, Forano, Magliano Sabina, Montebuono, Montopoli di Sabina, Poggio Catino, Poggio Mirteto, Stimigliano e Torri in Sabina, in provincia di Rieti; i comuni di Marcellina, Mentana, Sant’Angelo Romano e parte di quelli di Guidonia Montecelio, Montelibretti, Monterotondo, Montorio Romano, Moricone, Nerola, Palombara Sabina e San Polo dei Cavalieri, in quella di Roma.
Per i vini Colli della Sabina è ammessa la menzione Vigna, seguita dal toponimo.
Epoca migliore per il consumo: Bianchi mediamente 1 anno, Rossi 1-2.
Altre tipologie
Secco e Amabile: tutti i vini.
| Vini e vitigni | Resa | Alcol |
|---|---|---|
| BIANCO malvasia del Lazio min. 50%; trebbiano toscano e/o trebbiano giallo 5-35%; ammessi altri max. 15% |
10 | 11 |
| ROSSO sangiovese 40-70%; montepulciano 15-40%; ammessi altri max. 30% |
9 | 12 |
La zona di produzione si trova nel territorio dell’antica Sabina, piuttosto vicina a Roma, ed è ricca di vigneti e uliveti.
Il Bianco si presenta con un bel colore giallo paglierino, un profumo piuttosto intenso e leggermente aromatico, un gusto delicato, fresco e piacevole, ed è da abbinare, per esempio, con la ricotta viterbese.
Il Rosso mette in luce un colore rubino con riflessi violacei, il caratteristico profumo della viola mammola, oltre a quelli di lampone e mora di rovo, un gusto discretamente fresco, con buona tannicità e media struttura. Un vino da abbinare con la faraona ripiena di castagne.