Lison-Pramaggiore

DOC riconosciuta con DPR 04/06/1971. Modifica con DM 02/09/1985. DM 29/05/2000. DM 22/12/2010 – GU 07/01/2011. DM 30/11/2011 – GU20/12/2011. DM 07/03/2014.

 

Zona di produzione: comprende i comuni di Annone Veneto, Cinto Caomaggiore, Gruaro, Fossalta di Portogruaro, Pramaggiore, Teglio Veneto, e parte di Caorle, Concordia Sagittaria, Portogruaro, San Michele al Tagliamento e Santo Stino di Livenza, in provincia di Venezia; Meduna di Livenza e parte di quello di Motta di Livenza in quella di Treviso; Chions, Cordovado, Pravisdomini, e parte di quelli di Azzano Decimo, Morsano al Tagliamento e Sesto al Reghena, in quella di Pordenone.
Per i vini Lison-Pramaggiore Cabernet franc, Cabernet sauvignon e Pinot grigio, la zona di produzione comprende solo i comuni menzionati della provincia di Pordenone.

Lison-Pramaggiore è una Denominazione di Origine Controllata interregionale tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia.

Epoca migliore per il consumo: Bianchi mediamente 1-2 anni, Rossi 2-4.

Vini e vitigniAltre tipologieResaAlcolAffinamento
BIANCO
friulano 50-70%; ammessi altri max. 50%
  12 12 3
CHARDONNAY
chardonnay min. 85%
  12 12 3
PINOT GRIGIO
pinot grigio min. 85%
  13 11.5 3
SAUVIGNON
sauvignon min. 85%
  13 12 3
VERDUZZO
verduzzo friulano
e/o verduzzo trevigiano min. 85%
  13 11.5 3
VERDUZZO PASSITO
stessi del Verduzzo
    12+3 12
ROSSO
merlot 50-70%; ammessi altri max. 50%
 
RISERVA
  12
12.5
4
24
CABERNET
cabernet franc e/o cabernet sauvignon
e/o carmenère min. 85%
    12 4
CABERNET FRANC
cabernet franc min. 85%
  12 12 4
CABERNET SAUVIGNON
cabernet sauvignon min. 85%
  12 12 4
CARMENÈRE
carmenère min. 85%
  12 12 4
MALBEC
malbec min. 85%
  12 12 4
MERLOT
merlot min. 85%
 
RISERVA
12

12
12.5
4
24
REFOSCO DAL PEDUNCOLO ROSSO
refosco dal peduncolo rosso min. 85%
 
RISERVA
13

12.5
13
4
24
REFOSCO DAL PEDUNCOLO ROSSO PASSITO
refosco dal peduncolo rosso min. 85%
    13+2 18
SPUMANTE - DA EXTRA BRUT A DRY
chardonnay e/o pinot bianco e/o pinot nero
  12 11  

Nei terreni di questo territorio, costituiti prevalentemente da sedimentazioni alluvionali, la vite ha attecchito con facilità, garantendo al viticoltore produzioni costanti e rigogliose. Come in altre zone del Veneto, anche qui era diffusa l’abitudine di impiantare la vigna alternando vitigni diversi nell’ambito dello stesso filare, ma in tempi più recenti si è dovuto ricorrere all’espianto dei vecchi vigneti e, al momento del reimpianto, sono stati introdotti in particolare il merlot e i cabernet, con risultati incoraggianti.
Questa denominazione di pianura è quindi ricca di vini ottenuti da vitigni internazionali a bacca nera, dai quali si ottengono Riserve di un certo pregio, oltre che da chardonnay, sauvignon, riesling, pinot bianco e grigio. 

Oltre a questi, si fanno notare il verduzzo, il friulano e, tra i rossi, il refosco dal peduncolo rosso, che confermano il legame con il passato e con la tradizione, anche se le tecniche colturali e di vinificazione sono assolutamente moderne e garantiscono la produzione di vini corretti e di qualità.

Il friulano dà vini di colore giallo paglierino con riflessi verdolini, profumi che ricordano la pesca e la mandorla, un gusto piacevolmente morbido e delicatamente fresco, con un leggero finale di mandorla amara.

Il colore del Verduzzo – in Veneto ottenuto dal verduzzo verde, mentre quello giallo è più diffuso in Friuli-Venezia Giulia – presenta vivaci riflessi verdolini, il profumo libera sfumature di pera e albicocca, il gusto mette in luce stimolanti note citrine, mentre non si notano particolari struttura e morbidezza.

Tutti i vini bianchi di questa zona sono da degustare giovani, ancora meglio se serviti molto freschi, con insalate di pasta e di mare, risi e bisi, risotto con l’anguilla, morbidelle di luccio e asparagi in salsa. 

Il refosco dal peduncolo rosso dà un vino di colore rubino abbastanza intenso, con vivaci riflessi violacei se degustato in gioventù, profumi fragranti di marasca, more e lamponi su uno sfondo di erba sfalciata. Al gusto è secco, fresco, ben strutturato e dotato di una componente tannica piuttosto pronunciata, doti che lo rendono ideale con pasta e fagioli, pollo alla cacciatora, carni alla griglia, capretto al forno e formaggi mediamente stagionati.

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