Matera

DOC riconosciuta con Decreto 06/07/2005 - GU 15/07/2005. Modifica con DM 13/07/2011. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 12/07/2013. DM 07/03/2014. 

 

Zona di produzione: comprende il territorio della provincia di Matera, ritenuto idoneo per ottenere vini di qualità. 

Resa: max. 10 t/ha.

Epoca migliore per il consumo: Bianchi e Spumanti mediamente 1 anno, Rossi 2-3.

Lo Spumante è ottenuto con rifermentazione in bottiglia o metodo Classico.

Vini e vitigniAltre tipologieAlcolAffinamento
BIANCO
malvasia bianca di Basilicata min. 85%;
ammessi altri a bacca bianca max. 15%
 
PASSITO

11
12+1

 
GRECO
greco min. 85%
  11  
ROSSO
sangiovese min. 60%; primitivo min. 30%;
ammessi altri a bacca nera max. 10%
  12 12
ROSATO
primitivo min. 90%
  12  
MORO
cabernet sauvignon min. 60%; primitivo min. 20%;
merlot min. 10%; ammessi altri a bacca nera max. 10%
 
RISERVA

12
13

12
36

PRIMITIVO
primitivo min. 90%
 
PASSITO
13
13+1.5
12

SPUMANTE
malvasia bianca di Basilicata min. 85%;
ammessi altri a bacca bianca max. 15%
  12.5  
SPUMANTE ROSÉ
primitivo min. 90%
  12  

In provincia di Matera, la viticoltura è praticata quasi esclusivamente in collina, con una netta prevalenza di vitigni a bacca nera, sangiovese, primitivo, aglianico, merlot e cabernet sauvignon, mentre tra quelli a bacca bianca si trovano la malvasia bianca di Basilicata, il trebbiano toscano e il greco.

I vigneti sono situati a Matera, Bernalda, Montescaglioso, Tricarico, Tursi, Irsina, Nova Siri, località dai nomi suggestivi e in buona parte originari dei tempi della Magna Grecia.

Il Bianco è ottenuto prevalentemente da malvasia bianca di Basilicata, un antico vitigno che qui si esprime in maniera ottimale. Molto interessante è anche il Greco, ottenuto dal vitigno omonimo, da secoli ambientato in queste contrade. Questi vini sono fruttati e freschi e si sposano con primi piatti leggeri, minestre come l’acquasale, verdure grigliate e, ovviamente, preparazioni a base del pescato del Mar Ionio.

Il clima e il suolo del territorio di questa denominazione sono ideali per la migliore espressione dei vitigni a bacca nera tipici di queste zone. Il Primitivo, ma soprattutto il Moro, mostrano un colore rubino compatto con sfumature che vanno dal granato fino all’aranciato, un profumo intenso di ribes nero, sottobosco e mirto su uno sfondo erbaceo, un gusto morbido, potente, caldo, con tannini soffici e un finale fruttato e speziato. Questi vini sono ideali in abbinamento con piatti elaborati a base di agnello o primi conditi con ragù di cacciagione.

AIS Associazione Italiana Sommelier - Copyright 2015 - Tutti i diritti riservati dalla legge sui diritti d'autore