DOC riconosciuta con Decreto 04/09/2003 – GU 15/09/2003. Modifica con DM 13/07/2011. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende i vigneti coltivati fino a una quota massima di 800 m slm dei comuni di Viggiano, Grumento Nova e Moliterno, in provincia di Potenza.
Resa: max. 12 t/ha.
Epoca migliore per il consumo: Rosati mediamente 1 anno, Rossi 2-4.
| Vini e vitigni | Altre tipologie | Alcol | Affinamento |
|---|---|---|---|
| ROSSO merlot min. 50%; cabernet sauvignon min. 30%; ammessi altri a bacca nera max. 20% |
RISERVA |
12 12.5 |
12 24 |
| ROSATO merlot min. 50%; cabernet sauvignon min. 20%; malvasia di Basilicata min. 10%; ammessi altri a bacca nera e bianca non aromatici, idonei alla coltivazione in Basilicata, max. 20% |
11.5 | 4 |
Il vero potenziale delle Terre dell’Alta Val d’Agri è il terreno alluvionale, ricco di sabbia e argilla, adatto per ottenere vini strutturati e ricchi di colore, oltre al clima alpino, con estati brevi, inverni lunghi, rigidi e con frequenti gelate.
Le viti allignano a circa 600 metri di quota, posizione che compensa il calore meridionale con un ambiente fresco ma assolato, che porta le uve a maturazione in condizioni ideali.
Le scarse piogge estive e il caldo montano proteggono i grappoli dai parassiti, permettendo pochi ed essenziali interventi fitosanitari, in epoca lontana dalla vendemmia. Inoltre, le decise escursioni termiche che accompagnano le uve da agosto fino alla fine di ottobre, fissano gli aromi che rendono unici questi vini.
I sistemi di potatura sono riconducibili alla spalliera semplice e la Regione può consentire altre forme di allevamento – esclusi il tendone e la pergola –, se possono migliorare la gestione dei vigneti senza determinare effetti negativi sulle caratteristiche delle uve.
Nelle Terre dell’Alta Val d’Agri, i vini rossi sono ottenuti soprattutto da merlot e cabernet sauvignon in uvaggio con piccole percentuali di aglianico o montepulciano, che con la loro moderata acidità attenuano e ammorbidiscono la forza dei due vitigni principali.
Il vino è l’interpretazione lucana del classico ‘taglio bordolese’, con un colore rubino intenso, profumi che spaziano dai frutti di bosco alle note erbacee di fieno e peperone avvolte in un delicato alone di pepe nero e tabacco, chiara influenza del rovere francese. Il gusto è fresco e fruttato, con una piacevole trama tannica e una sapida scia finale, perfetto con preparazioni a base di fagioli di Sarconi o con gli insaccati tipici della norcineria lucana.