DOC riconosciuta con Decreto 05/10/2010 – GU 15/10/2010. Modifica con DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 03/10/2012 – GU 18/10/2012. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende 60, 37, 39 e 38 comuni, rispettivamente nelle province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo.
Per i vini Cerasuolo d’Abruzzo è ammessa la menzione Vigna, seguita dal toponimo.
Resa: max. 14 t/ha.
Vitigno: montepulciano min. 85%.
Titolo alcolometrico minimo: 12%.
Affinamento: minimo 2 mesi.
Epoca migliore per il consumo: mediamente 1-2 anni.
Altra tipologia - Superiore, con resa max. 12 t/ha, titolo alcolometrico minimo di 12.5% e affinamento almeno di 4 mesi.
Il Cerasuolo, per molti anni, è stata una tipologia di vino all’interno della denominazione Montepulciano d’Abruzzo, mentre oggi ha assunto una identità autonoma e si presenta sul mercato anche nella tipologia Superiore.
Il colore rosato di questo vino cela una struttura importante – caratteristica del montepulciano –, una buona sapidità e un’ottima freschezza, a volte mantenuta grazie a una vendemmia anticipata a metà settembre.
Vino molto versatile, può essere considerato da tutto pasto e si sposa alla perfezione con i primi piatti della cucina regionale, le sagne con i fagioli, i ravioli al sugo e i più classici maccheroni alla chitarra. Anche se oggi l’abbinamento più ricercato è quello con il brodetto di pesce.