DOC riconosciuta con DPR 13/08/1969, sostituito dai DM 10/10/1994 e DM 22/12/2010 – GU 07/01/2011. Modifica con DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Arquà Petrarca, Galzignano e Torreglia, e in parte quelli di Abano Terme, Baone, Battaglia Terme, Cervarese Santa Croce, Cinto Euganeo, Due Carrare, Este, Lozzo Atestino, Monselice, Montegrotto Terme, Rovolon, Selvazzano Dentro, Teolo e Vò, in provincia di Padova.
Resa: la resa delle uve destinate alla produzione del Bianco e del Rosso, nelle diverse versioni, fa riferimento ai limiti stabiliti per ciascuna varietà.
Epoca migliore per il consumo: Bianchi mediamente 1 anno, Rossi 2-4.
Altre tipologie
Secco, Abboccato e Amabile: tutti i vini Colli Euganei, escluso il Novello.
Spumante: da Brut nature a Dry.
Novello: Merlot, con titolo alcolometrico minimo di 11%; in etichetta è omesso il riferimento al nome del vitigno.
Riserva: Rosso, Cabernet, Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Carmenère, Merlot e Raboso, con resa max. 9 t/ha, titolo alcolometrico minimo di 12% e affinamento almeno di 24 mesi.
Per il vino Colli Euganei Rosso Riserva in etichetta è omesso il riferimento al colore.
| Vini e vitigni | Resa | Alcol |
|---|---|---|
| BIANCO garganega min. 30%; friulano e/o sauvignon min. 30%; moscato bianco e/o moscato giallo 5-10%; ammessi altri max. 30% |
11 | |
| BIANCO SPUMANTE stessi del Bianco |
11 | |
| CHARDONNAY chardonnay min. 85% |
12 | 10.5 |
| GARGANEGA garganega min. 85% |
13 | 10.5 |
| MANZONI BIANCO manzoni bianco min. 85% |
12 | 11 |
| MOSCATO SECCO moscato bianco min. 85% |
13 | 10.5 |
| MOSCATO DOLCE moscato bianco min. 85% |
13 | 4.5+6 |
| MOSCATO SPUMANTE DOLCE | 13 | 5.5+5 |
| PINELLO FRIZZANTE pinella min. 85% |
12 | 10.5 |
| PINELLO SPUMANTE pinella min. 85% |
12 | 10.5 |
| PINOT BIANCO pinot bianco min. 85% |
12 | 11 |
| SAUVIGNON sauvignon min. 85% |
11 | 11 |
| SERPRINO FRIZZANTE glera min. 85% |
14 | 10.5 |
| SERPRINO SPUMANTE glera min. 85% |
14 | 10.5 |
| TAI friulano min. 85% |
12 | 11 |
| ROSSO merlot 40-80%; cabernet sauvignon e/o cabernet franc e/o carmenère 20-60%; raboso piave e/o raboso veronese max. 10% |
11 | |
| CABERNET cabernet franc e/o cabernet sauvignon e/o carmenère min. 85% |
12 | 11 |
| CABERNET FRANC cabernet franc min. 85% |
12 | 11 |
| CABERNET SAUVIGNON cabernet sauvignon min. 85% |
12 | 11 |
| CARMENÈRE carmenère min. 85% |
12 | 11 |
| MERLOT merlot min. 85% |
13 | 11 |
| RABOSO raboso veronese e/o raboso piave min. 85% |
14 | 11 |
Sui colli che si elevano dolcemente al centro della vasta pianura della provincia di Padova, con terreni di origine vulcanica adatti alla viticoltura, si coltivano numerosi vitigni, che spaziano da alcuni con origini lontane ad altri autoctoni e che si ritrovano solo su questi colli, come la pinella, il serprino e il moscato giallo. Da quest’ultima varietà, oltre che dal moscato bianco, in questa denominazione si ottiene un piacevole Moscato Spumante Dolce, mentre ha assunto una propria identità più significativa nel delizioso Moscato Fior d’Arancio DOCG.
La pinella è un vitigno che solo da poco è elaborato in purezza con buoni risultati, dà vini con un colore giallo paglierino con evidenti riflessi verdolini e un sapore decisamente fresco, che nella tipologia Frizzante libera tutta la propria vivacità.
Il serprino ha origini incerte, anche se è considerato sinonimo di glera. Il Frizzante è fresco e delicato, poco impegnativo, molto gradevole come aperitivo o servito accanto a insalata di seppioline e sogliola al vapore con verdure croccanti.
I vini bianchi di questa zona, in genere, sono semplici e delicatamente strutturati, ma rispecchiano alcune caratteristiche peculiari dei vitigni di provenienza e possono accompagnare preparazioni non elaborate a base di verdure, pesci e carni bianche.
I vini rossi sono più strutturati, morbidi e dotati di delicata freschezza, con profumi ricchi di sentori di confetture e di spezie, come la cannella e i chiodi di garofano, a volte di peperone verde ed erba tagliata se prodotti con cabernet o merlot. Alcuni abbinamenti interessanti li vedono protagonisti con la faraona arrosto in salsa di peverada, il ‘musso’ con polenta, il cappone ripieno di castagne e i ‘torresani’ allo spiedo, piccioni che trovavano riparo nelle numerose torri di Torreglia, da cui prendono il nome.