Vin Santo del Chianti

DOC riconosciuta con DM 28/08/1997 – GU 27/09/1997. Modifica con DM 03/11/2011 – GU 21/11/2011. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.

 

Zona di produzione: comprende parte delle province di Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena, il cui territorio è stato delimitato con DPR 09/08/1967, poi con DM 05/08/1996 e DM 08/09/1997.

Sottozone del Vin Santo del Chianti e Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice
Colli Aretini, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colline Pisane, Montalbano, Montespertoli e Rùfina.

Resa: max. 11 t/ha; 10 per le sottozone.

Vini e vitigni 
Vin Santo del Chianti: trebbiano toscano e/o malvasia bianca min. 70%; ammessi altri a bacca bianca max. 30%.
Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice: sangiovese min. 50%. 

Titolo alcolometrico minimo
Vin Santo del Chianti: 15.5%, 16% per le sottozone, di cui almeno 13% svolto.
Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice: 16.5%, 17% per le sottozone, di cui almeno 14% svolto.

Affinamento: minimo 36 mesi per tutte le tipologie.

Epoca migliore per il consumo: mediamente 4-8 anni.

Altre tipologie
Secco, Abboccato, Amabile e Dolce: definizioni consentite in etichetta, nel rispetto della normativa comunitaria.
Amabile e Dolce: Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice.
Riserva: tutti i vini, comprese le sottozone, con un affinamento minimo di 48 mesi. 

Il tradizionale metodo di vinificazione del Vin Santo del Chianti prevede che l’uva, dopo aver subito un’accurata cernita, sia sottoposta ad appassimento naturale e ammostata non prima del 1° dicembre dell’anno della vendemmia e non oltre il 31 marzo dell’anno successivo. 
L’appassimento delle uve deve avvenire in locali idonei per raggiungere un contenuto zuccherino almeno del 26% per il Vin Santo del Chianti e del 27% per la tipologia Occhio di Pernice e relative sottozone. È ammessa una parziale disidratazione delle uve con aria ventilata. 
La vinificazione e l’affinamento devono avvenire in caratelli di legno di capacità non superiore a 5 ettolitri; dopo il periodo di affinamento obbligatorio, il vino può essere conservato in altri recipienti.

Il colore del Vin Santo del Chianti vira dall’ambrato scuro al mogano, il profumo è intrigante e sfuma tra sentori di frutta secca e candita, spezie e tabacco, il gusto è pieno e pastoso, doti che lo rendono ideale con il panforte senese o per accompagnare una piacevole conversazione. 

Il Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice si presenta con un colore che può sfumare nel rosso aranciato, note di confetture, cioccolato, caffè e tabacco, ottima struttura e persistenza aromatica. Un vino da abbinare con praline di cioccolato.

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