DOCG riconosciuta con DM 09/07/1993 – GU 21/07/1993. Modifica con DM 26/11/2010 – GU 11/12/2010. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende il territorio collinare del comune di San Gimignano in provincia di Siena.
Resa: max. 9 t/ha.
Vitigni: vernaccia di San Gimignano minimo 85%. Possono concorrere altri vitigni a bacca bianca non aromatici idonei alla coltivazione in Toscana, fino a un massimo del 15%. Non è consentito l’impiego di traminer, moscato bianco, müller thurgau, malvasia di Candia, malvasia istriana e incrocio bruni 54. I vitigni sauvignon e riesling possono concorrere, in ogni caso, nella misura massima, da soli o congiuntamente, del 10%.
Titolo alcolometrico minimo: 11.5%.
Epoca migliore per il consumo: mediamente 1-2 anni.
Altra tipologia - Riserva, con titolo alcolometrico minimo di 12.5% e affinamento almeno di 13 mesi, di cui 3 in bottiglia.
È impossibile dimenticare il profilo delle torri di San Gimignano ed è altrettanto importante ricordare che questo vino è stato il primo in Italia a ricevere il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata.
Il colore è giallo paglierino e i profumi di mela, mandorla, fiori di montagna e di mandorlo, anticipano un gusto fresco e senza particolari accenti di sapidità, morbidezza e struttura, ma con un piacevole finale ammandorlato. Si può definire un vino gentile e setoso, soprattutto la versione Riserva, nella quale si percepiscono sfumature di miele e di confetto.
La Vernaccia di San Gimignano è un vino da apprezzare fresco come aperitivo, con antipasti di crostacei e molluschi, risotto ai frutti di mare, tagliolini ai funghi e sogliola alla mugnaia.