DOC riconosciuta con Decreto 03/09/2004 – GU 11/09/2004. Modifica con DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Alì, Alì Terme, Barcellona Pozzo di Gotto, Basicò, Castroreale, Condrò, Falcone, Fiumedinisi, Furnari, Gualtieri Sicaminò, Itala, Librizzi, Mazzarrà Sant’Andrea, Merì, Milazzo, Monforte San Giorgio, Montalbano di Elicona, Nizza di Sicilia, Oliveri, Pace del Mela, Patti, Roccalumera, Roccavaldina, Rodi Milici, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, San Pier Niceto, Scaletta Zanclea, Terme Vigliatore, Torregrotta e Tripi, in provincia di Messina.
Epoca migliore per il consumo: Bianchi mediamente 1-2 anni, Rossi 2-3, Riserva 4-5.
| Vini e vitigni | Resa | Alcol | Affinamento |
|---|---|---|---|
| BIANCO catarratti min. 45%; grillo e ansonica o inzolia min. 35%, ciascuno min. 10%; ammessi altri a bacca bianca max. 20% |
11 | 11.5 | |
| BIANCO RISERVA stessi del Bianco |
9 | 13 | 24 |
| GRILLO-ANSONICA o GRILLO-INZOLIA (o viceversa) grillo e ansonica o inzolia 100%, ciascuno min. 20% |
11 | 11 | |
| ROSSO calabrese o nero d’Avola min. 60%; nocera min. 10%; ammessi altri a bacca nera max. 30% |
10 | 12.5 | |
| ROSSO RISERVA stessi del Rosso |
10 | 13 | 24 |
| CALABRESE o NERO D’AVOLA calabrese o nero d’Avola min. 85% |
10 | 12.5 | |
| CALABRESE o NERO D’AVOLA RISERVA calabrese o nero d’Avola min. 85% |
10 | 13 | 24 |
Questa denominazione siciliana, Mamertino o Mamertino di Milazzo, si pone l’obiettivo di fare rivivere uno dei vini più antichi di tutti i tempi.
Il vitigno originario, il mamertinum, fu impiantato nel 289 a.C. dagli antichi Mamertini, mercenari del tiranno Agatocle di Siracusa, che conquistarono il Messinese. Nel ‘De Bello Gallico’ Giulio Cesare lo citò più volte e lo offrì al popolo di Roma per festeggiare il suo terzo consolato. Il Mamertino, probabilmente un vino bianco molto dolce, fu classificato quarto, da Plinio il Vecchio, tra altri 195 vini.
Per i nuovi impianti e reimpianti la densità dei ceppi in coltura specializzata non può essere inferiore a 4000 ceppi/ettaro, e le forme di allevamento consentite sono l’alberello e la controspalliera, con potatura corta o mista.
Il Mamertino Bianco svolge fini sentori di acacia e glicine, fiori d’arancio e pesca bianca, susina e pepe bianco su uno sfondo salmastro. Al gusto conferma l’ottimo temperamento, è ricco e sostenuto da un’acidità fruttata e da una delicata vena sapida. Un vino che si abbina bene con i piatti di mare locali, come la sogliola con capperi e olive e il ‘piscistoccu’ alla ghiotta.
Ottime sono anche le espressioni del nero d’Avola, con accenti di ciliegia, mora, amarena e spezie, calde, con tannini ben disegnati e buon nerbo acido, che si sposano con polpette di melenzane al sugo e pennette al ragù di coniglio.