Santa Margherita di Belice

DOC riconosciuta con Decreto 09/01/1996 – GU 15/01/1996. Modifica con DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.

 

Zona di produzione: comprende i comuni di Montevago e Santa Margherita di Belice in provincia di Agrigento. 

Resa: max. 12 t/ha.

Epoca migliore per il consumo: Bianchi mediamente 1 anno, Rossi 1-3.

Vini e vitigniAlcol
BIANCO
ansonica 30-50%; grecanico e/o catarratto bianco lucido 50-70%; ammessi altri max. 15%
10.5
ANSONICA
ansonica min. 85%
10.5
CATARRATTO
catarratto min. 85%
10.5
GRECANICO
grecanico min. 85%
10.5
ROSSO
sangiovese e/o cabernet sauvignon 50-80%; nero d’Avola 20-50%; ammessi altri max. 15%
11.5
NERO D’AVOLA
nero d’Avola min. 85%
11.5
SANGIOVESE
sangiovese min. 85%
11.5

Nella Valle del Belice, la viticoltura è una tradizione antichissima, presente fin dal V-III secolo a.C.
Menfi, Santa Margherita di Belice, Sciacca, Sambuca di Sicilia e Contessa Entellina sono le denominazioni di questa zona, che prevedono vini bianchi e rossi ottenuti da vitigni tradizionali e di recente introduzione, prodotti soprattutto da grandi cantine. Anche se piccole aziende stanno lavorando per produrre vini di alta qualità.

Le tipologie offerte da questa denominazione sono numerose, dai vini giovani e di pronta beva a quelli più strutturati e destinati a un discreto affinamento.

Il nero d’Avola, il vitigno a bacca nera più diffuso in Sicilia e sempre più spesso utilizzato come monovitigno, offre vini con un colore rosso rubino profondo, che vira gradualmente verso sfumature granato, un profumo ricco di sentori di spezie e sottobosco, un gusto strutturato ma elegante. Questo vino si abbina bene con coniglio in agrodolce, testina di vitello al sugo e formaggi mediamente stagionati.

AIS Associazione Italiana Sommelier - Copyright 2015 - Tutti i diritti riservati dalla legge sui diritti d'autore