DOC riconosciuta con DPR 01/06/1977 – GU 14/10/1977. Modifica con DM 30/12/1989 – GU 13/06/1990. DM 18/10/1995 – GU 03/11/1995. DM 30/03/2001 – GU 04/05/2001. DM 25/10/2010 – GU 09/11/2010. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende il territorio del Sulcis, e precisamente i comuni di Calasetta, Carbonia, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Tratalias e Villaperuccio, in provincia Carbonia-Iglesias, Teulada in quella di Cagliari.
Resa: max. 11 t/ha; 7.5 per Rosso Superiore e Passito.
Vitigno: carignano min. 85%.
Epoca migliore per il consumo: Rosati mediamente 1-2 anni, Rossi 3-6.
| Vini | Alcol | Affinamento |
|---|---|---|
| ROSSO | 12 | 5 |
| ROSSO SUPERIORE | 13 | 26 |
| ROSSO RISERVA | 12.5 | 26 |
| ROSSO NOVELLO | 11.5 | |
| ROSSO PASSITO | 14+2 | 12 |
| ROSATO | 11.5 | 1 |
Il Carignano del Sulcis è un vino rosso ottenuto dall’omonimo vitigno, che resiste ai venti marini e cresce bene lungo le coste, prediligendo climi caldi e terreni asciutti, silicei e argillosi.
Il carignano, spesso, è impiantato ad alberello a piede franco in terreni sabbiosi.
Il Carignano del Sulcis è il più aristocratico dei vini rossi sardi e si presenta con un colore rubino intenso con riflessi granato, profumi di marasca, prugna, radice di liquirizia e spezie. L’assaggio mostra buona struttura, è caldo e con un tannino sostenuto, caratteri che lo rendono adatto all’invecchiamento più di ogni altro vino rosso sardo. In gioventù si abbina bene con porcetto alla brace, mentre le versioni più evolute si sposano alla perfezione con brasato di capra e pecorino sardo stagionato.
Il Rosato è perfetto con zuppe di pesce e spiedo di anguilla.