Campidano di Terralba o Terralba

DOC riconosciuta con DPR 15/11/1975 – GU 06/03/1976. Modifica con DM 30/03/2001 – GU 04/05/2001. DM 18/01/2011 – GU 01/02/2011. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.

 

Zona di produzione: comprende i comuni di Baressa, Gonnoscodina, Gonnostramatza, Marrubiu, Masullas, Mogoro, Morgongiori, Palmas Arborea, Pompu, Santa Giusta, San Nicolò d’Arcidano, Simala, Siris, Terralba e Uras, in provincia di Oristano; Arbus, Collinas, Gonnosfanadiga, Guspini, Pabillonis, Sardara, San Gavino Monreale e Villanovaforru, in quella del Medio Campidano.

Resa: max. 11 t/ha.

Vitigni: bovale (bovaleddu) e/o bovale grande (bovale di Spagna) min. 85%; ammessi altri max. 15%.

Titolo alcolometrico minimo: 12%.

Affinamento: minimo 5 mesi.

Epoca migliore per il consumo: mediamente 2-3 anni.

Altre tipologie
Superiore, con titolo alcolometrico minimo di 13%.
Riserva, con titolo alcolometrico minimo di 12.5% e affinamento almeno di 24 mesi.

Un tempo il vino prodotto in questa zona era usato solo come ‘taglio’, ma negli ultimi tempi la maggiore cura in vigna e in cantina ne ha migliorato la qualità e la struttura, anche se rimane ancora un po’ rustico.

Il Campidano di Terralba si presenta con un colore rosso rubino intenso, profumi fruttati con sentori di prugna matura e frutti di bosco, buon corpo, sapidità e morbidezza. Un vino perfetto con agnello al finocchietto selvatico, pecora bollita e, in genere, piatti a base di carne e salumi della cucina locale.

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