DOC riconosciuta con DPR 08/04/1976. Modifica con DPR 06/12/1990 – GU 15/05/1991. DM 08/10/2010 – GU 22/10/2010. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Guagnano, Salice Salentino, Veglie e parte di quello di Campi Salentina in provincia di Lecce; San Donaci, San Pancrazio Salentino e in parte quello di Cellino San Marco in quella di Brindisi.
Epoca migliore per il consumo: Bianchi e Rosati mediamente 1-2 anni, Rossi 3-5, Aleatico Dolce 2-4, Aleatico Liquoroso Dolce 4-6.
Altre tipologie
Spumante: Bianco, Chardonnay, Fiano, Pinot bianco, Rosato e Negroamaro Rosato, da Extra brut a Extra dry, con titolo alcolometrico minimo di 11.5%.
Riserva: Rosso, Aleatico Dolce, Aleatico Liquoroso Dolce e Negroamaro, con titolo alcolometrico minimo di 12.5% e affinamento almeno di 24 mesi.
Aleatico Dolce, con affinamento minimo di 4 mesi.
| Vini e vitigni | Resa | Alcol |
|---|---|---|
| BIANCO chardonnay min. 70%; ammessi altri max. 30%, esclusi moscato bianco e moscatello selvatico |
12 | 11 |
| CHARDONNAY chardonnay min. 85%; ammessi altri max. 15%, esclusi moscato bianco e moscatello selvatico |
12 | 11 |
| FIANO fiano min. 85%; ammessi altri max. 15%, esclusi moscato bianco e moscatello selvatico |
12 | 11 |
| PINOT BIANCO pinot bianco min. 85%; ammessi altri max. 15%, esclusi moscato bianco e moscatello selvatico |
12 | 11 |
| ROSSO negroamaro min. 75% |
12 | 12 |
| ROSATO stessi del Rosso |
12 | 11.5 |
| ALEATICO DOLCE aleatico min. 85%; negroamaro e/o malvasia nera e/o primitivo max. 15% |
10 | 13+2 |
| ALEATICO LIQUOROSO DOLCE aleatico min. 85%; ammessi negroamaro e/o malvasia nera e/o primitivo max. 15% |
10 | 16+2.5 |
| NEGROAMARO o NEGRO AMARO negroamaro min. 90% |
12 | 12 |
| NEGROAMARO o NEGRO AMARO ROSATO negroamaro min. 90% |
12 | 11.5 |
Salice Salentino è una denominazione con numerose tipologie di vini, che per i Rossi si concentra su negroamaro e aleatico, e per i bianchi apre un’interessante finestra sul vigneto internazionale, in quanto assumono una certa importanza sia lo chardonnay sia il pinot bianco, che si esprimono su buoni livelli qualitativi.
I vini di maggior prestigio della denominazione sono i Rossi, con punte di eccellenza nella versione Riserva, ottenuti principalmente da negroamaro, in genere con piccole percentuali di malvasia nera.
Altri grandi vini tipicamente salentini sono i Rosati – a base soprattutto di negroamaro –, che negli ultimi anni hanno saputo ritagliarsi uno spazio importante nel nuovo panorama regionale di qualità, con colori luminosi e vivaci riflessi corallo, profumi fruttati e floreali, una struttura piena e convincente grazie al negroamaro, che vinificato con una breve macerazione sulle bucce lascia la sua impronta inconfondibile.
Questi vini si abbinano splendidamente, per esempio, con zuppe di pesce delicate e la ‘ncapriata, specialità a base di fave secche bollite, con peperoni piccanti, cipolle e pomodori conditi con olio extra vergine di oliva.