DOC riconosciuta con DPR 21/07/1967 – GU 23/08/1967. Modifica con DPR 05/08/1978 – GU 09/06/1979. DPR 03/05/1989 – GU 04/11/1989. DM 13/09/1995 – GU 04/10/1995. DM 18/02/2010 – GU 04/03/2010. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 12/07/2013. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende parte dei comuni di Camerino, Castelraimondo, Esanatoglia, Gagliole, Matelica e Pioraco, in provincia di Macerata, e parte di quelli di Cerreto d’Esi e Fabriano, in quella di Ancona.
Menzioni geografiche ammesse: Cambrugiano, Colferraio, La Monacesca, La Valle, Mistriano, Sainale, Santa Teresola, Valbona e Vinano, del comune di Matelica, Collamato di Fabriano, Del Cerro, Fogliano e San Leopardo, di Cerreto d’Esi.
Vitigno: verdicchio bianco min. 85%.
Epoca migliore per il consumo: mediamente 1-3 anni.
| Vini | Resa | Alcol | Affinamento |
|---|---|---|---|
| VERDICCHIO DI MATELICA | 13 | 11.5 | |
| VERDICCHIO DI MATELICA SPUMANTE | 13 | 11.5 | |
| VERDICCHIO DI MATELICA PASSITO | 13 | 12+3 | 13 |
La zona di Matelica coincide con l’Alta Valle dell’Esino ed è caratterizzata da un microclima con forti escursioni termiche, stagionali e giornaliere, che garantiscono la produzione di vini di qualità e dotati di un buon corredo odoroso. Inoltre, queste uve hanno una spiccata componente in acido malico, fatto che ha portato alla tendenza piuttosto diffusa di favorire la fermentazione malolattica, proprio per ottenere una maggiore morbidezza.
Negli ultimi anni, anche questo vino è sottoposto a evoluzione in legno, passaggio che lo arricchisce di profumi, sapori e persistenza aromatica, con una discreta longevità.
Meno famoso del Verdicchio dei Castelli di Jesi, in gioventù questo vino si presenta con un colore giallo paglierino con riflessi verdolini, che anticipano fragranze di mandorla e ginestra. Secco e ben strutturato, presenta una buona sapidità, in genere maggiore di quella del Verdicchio più conosciuto, e un finale gradevolmente ammandorlato.
Il Verdicchio di Matelica si degusta piacevolmente con tutte le preparazioni a base di pesci, crostacei e molluschi, tagliatelle al tartufo bianco e passatelli ai funghi di macchia.