Pinot Nero dell'Oltrepò Pavese

DOC riconosciuta con Decreto 03/08/2010 – GU 18/08/2010. Modifica con DM 03/11/2010 – GU 17/11/2010. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.

 

Zona di produzione: comprende la fascia collinare dei comuni di Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Bosnasco, Calvignano, Canevino, Canneto Pavese, Castana, Cecima, Godiasco, Golferenzo, Lirio, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Montescano, Montù Beccaria, Mornico Losana, Oliva Gessi, Pietra de’ Giorgi, Rocca de’ Giorgi, Rocca Susella, Rovescala, Ruino, San Damiano al Colle, Santa Maria della Versa, Torrazza Coste, Volpara, Zenevredo, e parte di quelli di Broni, Casteggio, Cigognola, Codevilla, Corvino San Quirico, Fortunago, Montebello della Battaglia, Montesegale, Ponte Nizza, Redavalle, Retorbido, Rivanazzano, Santa Giuletta, Stradella e Torricella Verzate, in provincia di Pavia.

Resa: max. 12 t/ha.

Vitigno: pinot nero min. 95%.

Titolo alcolometrico minimo: 12%.

Epoca migliore per il consumo: mediamente 2-3 anni, 4-5 per la Riserva.

Altra tipologia - Riserva, con titolo alcolometrico minimo di 12.5% e affinamento almeno di 24 mesi.

Il panorama dei vini rossi dell’Oltrepò Pavese esprime punte di alto livello qualitativo con alcuni Pinot nero elevati in piccole botti di rovere e successivamente, a lungo, in bottiglia, con caratteri diversi rispetto a quelli prodotti, per esempio, in Alto Adige, dove i vini sono più strutturati e complessi.

Rosso granato dopo una discreta evoluzione, il Pinot nero dell’Oltrepò Pavese libera sentori di ciliegia sotto spirito e in confettura, pepe nero e una leggera sfumatura animale. Morbido, caldo e dotato di ottima persistenza aromatica, si sposa perfettamente con arrosto al pepe e cosciotto di agnello al ginepro.

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