DOCG riconosciuta con Decreto 24/06/1998 – GU 10/07/1998. Modifica con DM 11/11/2002 – GU 27/11/2002. DM 17/02/2004 – GU 01/03/2004. DM 25/01/2010 – GU 10/02/2010. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 12/07/2013. DM 28/10/2013. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Berbenno di Valtellina, Bianzone, Buglio in Monte, Castione Andevenno, Chiuro, Montagna in Valtellina, Poggiridenti, Ponte in Valtellina, Postalesio, Sondrio, Teglio, Tirano, Tresivio e Villa di Tirano, in provincia di Sondrio.
Sottozone Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella: comprendono le aree specifiche di riferimento.
Stagafassli, menzione della denominazione Valtellina Superiore, è limitata al vino imbottigliato nel territorio della Confederazione Elvetica, escluse le sottozone, la qualificazione Riserva e ulteriori riferimenti geografici.
Per i vini Valtellina Superiore è ammessa la menzione Vigna, seguita dal toponimo.
Resa: max. 8 t/ha.
Vitigno: nebbiolo (chiavennasca) min. 90%.
Titolo alcolometrico minimo: 12%.
Affinamento: minimo 25 mesi.
Epoca migliore per il consumo: mediamente 3-5 anni.
Altra tipologia - Riserva, anche le sottozone, con affinamento minimo di 37 mesi.
Terrazze di argilla e silicio che salgono fino a 600 metri, una viticoltura difficile e impegnativa, la passione di chi non vuole abbandonare tradizioni e vini che sanno regalare grandi soddisfazioni: la Valtellina.
Il nebbiolo, qui coltivato a guyot, offre grande personalità e vigore ai vini di questa zona.
I Valtellina Superiore mettono in luce, in genere, un colore rosso rubino tenue che tende rapidamente al granato, e dopo affinamento i toni sfumano verso l’aranciato. I profumi sono intensi, con sentori di frutta rossa e confetture, spezie e cuoio, e il gusto esprime tannicità e pseudocalore, ma anche morbidezza e un buon supporto in acidità.
Lungo il percorso delle vigne da ovest a est, si incontra la sottozona Maroggia, che dà un vino dotato di spiccata acidità, seguito dall’elegante Sassella, dal più morbido e longevo Grumello, dal più strutturato e austero Inferno, e infine dal Valgella, il meno complesso.
I Valtellina Superiore sono vini che si abbinano perfettamente con i piatti tipici della cucina locale, come i pizzoccheri, la polenta taragna con il bitto e lo stufato, oltre che con il fagiano arrosto e il bitto, a volte fatto stagionare per oltre dieci anni.