Dolcetto di Ovada

DOC riconosciuta con DPR 01/09/1972 – GU 30/11/1972. Modifica con DM 17/09/2008 – GU 30/09/2008. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 12/07/2013. DM 07/03/2014.

 

Zona di produzione: comprende i comuni di Belforte Monferrato, Bosio, Capriata d’Orba, Carpeneto, Casaleggio Boiro, Cassinelle, Castelletto d’Orba, Cremolino, Lerma, Molare, Montaldeo, Montaldo Bormida, Mornese, Morsasco, Ovada, Parodi Ligure, Prasco, Roccagrimalda, San Cristoforo, Silvano d’Orba, Tagliolo Monferrato e Trisobbio, in provincia di Alessandria.

Resa: max. 8 t/ha.

Vitigni: dolcetto; ammessi altri non aromatici max. 3%.

Titolo alcolometrico minimo: 11.5%.

Epoca migliore per il consumo: mediamente 2-3 anni.

Il Dolcetto di Ovada è meno strutturato di quelli prodotti nel Cuneese, ma è dotato di maggior corpo rispetto a quelli di Asti e di Acqui, con una componente tannica più significativa senza essere aggressiva, soprattutto dopo un adeguato periodo di affinamento. 

Il colore rosso rubino intenso anticipa un profumo fruttato e con spiccate note di mandorla, mentre dopo 2-3 anni di evoluzione gli accenti speziati diventano più incisivi e quelli della viola virano lentamente verso quelli della rosa, rendendo il vino più elegante. Un vino che si abbina perfettamente con tajarin e fagioli, batsoà e rustida.

AIS Associazione Italiana Sommelier - Copyright 2015 - Tutti i diritti riservati dalla legge sui diritti d'autore