DOC riconosciuta con Decreto 17/07/2002 – GU 22/08/2002. Modifica con DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 12/07/2013. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Antignano, Cantarana, Cisterna d’Asti, Ferrere, San Damiano d’Asti e San Martino Alfieri, in provincia di Asti; Canale, Castellinaldo, Govone, Montà, Monteu Roero, Santo Stefano Roero e Vezza d’Alba, in quella di Cuneo.
Per i vini Cisterna d’Asti è ammessa la menzione Vigna, seguita dal toponimo.
Resa: max. 9 t/ha; 8 con menzione Vigna.
Vitigno: croatina min. 80%.
Titolo alcolometrico minimo: 11.5%.
Epoca migliore per il consumo: mediamente 1-2 anni, 2-3 per il Superiore.
Altra tipologia – Superiore, con titolo alcolometrico minimo di 12% e affinamento almeno di 10 mesi.
La zona di produzione di questa denominazione si trova a cavallo delle province di Asti e Cuneo, con epicentro sulla cresta di una collina, a Cisterna d’Asti, unico comune astigiano a far parte del Roero.
Il suo nome, già attestato nel 980, deriva dal latino ‘cisterna’, in pratica il pozzo per l’acqua, e in uno dei principali saloni del Castello si conserva ancora oggi una grande cisterna, usata originariamente per raccogliere l’acqua piovana.
Il vino Cisterna d’Asti si presenta con un colore rosso rubino intenso, un profumo che svolge note di confetture di ribes e mora, viola e rosa appassita su uno sfondo balsamico, con un finale che ricorda la radice di liquirizia. Mediamente caldo e appena morbido, fresco, con delicate sensazioni di tannicità e sapidità, è da provare con lingua di vitello lessata in salsa, fritto misto piemontese e salame cotto.