Monferrato

DOC riconosciuta con DM 22/11/1994 – GU 02/12/1994. Modifica con DM 02/04/1996 – GU 11/04/1996. DM 23/08/2001 – GU 08/09/2001. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 12/07/2013. DM 07/03/2014.

 

Zona di produzione: comprende 230 comuni nelle province di Asti e Alessandria.

Monferrato Casalese: comprende 39 comuni in provincia di Alessandria.

Epoca migliore per il consumo: Bianchi mediamente 1 anno, Rossi 1-2. 

Altre tipologie
Vivace: Rosso, Bianco e Freisa.
Novello: tutti i Rossi.

Vini e vitigniResaAlcol
BIANCO
uno o più a bacca bianca non aromatici
11 10
CASALESE-CORTESE
cortese min. 85%
10 10.5
CHIARETTO o CIARET
barbera, bonarda piemontese, cabernet franc, cabernet sauvignon, dolcetto,
freisa, grignolino, pinot nero e nebbiolo, da soli o congiuntamente, min. 85%
11 10.5
ROSSO
come per il Bianco, ma a bacca nera
11 11
DOLCETTO
dolcetto min. 85%
9 11
FREISA
freisa min. 85%
9.5 11

La denominazione Monferrato si estende su una vasta area di produzione, terza solo dopo quelle di Piemonte e Langhe. 
L’area vitivinicola alessandrina è abitualmente distinta in Alto Monferrato, comprendente tutta la fascia collinare che da Tortona arriva ad Acqui, e in Basso Monferrato o Monferrato casalese, la parte astigiana. 

L’Alto Monferrato comprende principalmente le colline dell’Acquese, dove i vitigni più rappresentativi sono il brachetto, la barbera, il dolcetto e il cortese, mentre nei Colli Tortonesi, tra i vitigni più significativi si possono citare il timorasso e la croatina.

Il Basso Monferrato è la parte settentrionale di questo grande comprensorio, nel quale si raggiungono anche i 700 metri di altitudine, anche se i vigneti sono più spesso impiantati a 350 metri, con grande giovamento per la coltivazione della vite. 
L’area è caratterizzata da barbera e grignolino – che danno vini più delicati che altrove –, dolcetto, freisa e bonarda piemontese, oltre che dal cortese, localmente noto come courteis, che insieme al moscato si è affermato come vitigno a bacca bianca tra i più importanti di tutto il Piemonte.

Incastonate tra le due zone si trovano le colline di produzione dell’Asti, che rappresentano un mondo vitivinicolo a parte.

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