DOCG riconosciuta con DM 07/12/2004 – GU 24/12/2004. Modifica con DM 23/03/2006 – GU 11/04/2006. DM 17/09/2010 – GU 09/10/2010. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014. DM 09/07/2014 – GU 18/07/2014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Canale, Corneliano d’Alba, Piobesi d’Alba e Vezza d’Alba, e in parte quelli di Baldissero d’Alba, Castagnito, Castellinaldo, Govone, Guarene, Magliano Alfieri, Montà d’Alba, Montaldo Roero, Monteu Roero, Monticello d’Alba, Pocapaglia, Priocca, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Roero e Sommariva Perno, in provincia di Cuneo.
Per i vini Roero è ammessa la menzione Vigna, seguita dal toponimo.
Resa: max.10 t/ha per il Roero Arneis, 8 per il Roero, rispettivamente 9 e 7.2 con menzione Vigna.
Epoca migliore per il consumo: Bianchi mediamente 1-2 anni, Rossi 3-5.
| Vini e vitigni | Altre tipologie | Alcol | Affinamento |
|---|---|---|---|
| ROERO ARNEIS arneis min. 95% |
SPUMANTE |
11 11.5 |
|
| ROERO nebbiolo min. 95% |
RISERVA |
12.5 12.5 |
20 32 |
Il riconoscimento della DOCG Roero – che prende il nome dalla famiglia che per secoli fu feudataria di queste colline, rappresentandone la realtà enologica – premia la tenacia di un territorio e dei suoi viticoltori, che in questi anni hanno saputo valorizzare la propria produzione vitivinicola in un contesto di sviluppo del proprio territorio.
Con le Langhe, il Roero condivide la coltivazione del nebbiolo, ma la sua crescente notorietà è merito anche dell’arneis, un tempo utilizzato per ingentilire i vini rossi, mentre oggi dà ottimi risultati se vinificato in purezza.
Il Roero è un vino di colore rosso rubino che sfuma verso il granato con l’affinamento, con un bouquet di lamponi e fragoline di bosco, non molto strutturato né tannico, ma caldo e dotato di piacevole morbidezza. Un vino da apprezzare in abbinamento con coniglio alle verdure, carni rosse alla brace e formaggi di media stagionatura.
Il Roero Riserva può accompagnare piatti più importanti, come brasato e lepre in salmì.
Ovviamente tutto cambia per il Roero Arneis, che svolge eleganti accenti di fiori bianchi e camomilla, ginestra e mela, pesca e nocciola, a volte anche leggermente erbacei. L’assaggio è decisamente fresco e con discrete doti di morbidezza, che lo rendono adatto ad accompagnare risotto con scampi e zucchine, soufflé di ortaggi, pollo alla piastra e orata al forno.