DOC riconosciuta con DPR 29/07/1975 – GU 02/12/1975. Modifica con DPR 13/12/1979 – GU 14/05/1980. Modifica con DPR 12/02/1985 – GU 21/10/1985. DPCM 06/11/1991 – GU 23/09/1992. DM 31/07/1993 – GU 16/08/1993. DM 12/08/1995 – GU 14/09/1995. DM 06/06/2011 – GU 18/06/2011. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende il territorio collinare dei comuni di Castello di Serravalle, Marzabotto, Monte San Pietro, Monteveglio, Pianoro, Sasso Marconi, Savigno, e in parte quelli di Bazzano, Bologna, Casalecchio di Reno, Crespellano, Monterenzio, San Lazzaro di Savena e Zola Predosa, in provincia di Bologna, e parte di quello di Savignano sul Panaro in quella di Modena.
Sottozona Bologna: comprende il territorio collinare dei comuni di Castello di Serravalle, Monte San Pietro e Monteveglio, e in parte quelli di Bazzano, Bologna, Casalecchio di Reno, Crespellano, Marzabotto, Pianoro, San Lazzaro di Savena, Sasso Marconi, Savigno e Zola Predosa, in provincia di Bologna, e parte di quello di Savignano sul Panaro, in quella di Modena.
Epoca migliore per il consumo: Bianchi mediamente 1 anno, Rossi 2-3, Riserva 5-8.
Altre tipologie
Secco e Abboccato: Chardonnay, Pignoletto Superiore, Pinot bianco, Riesling italico, Sauvignon, Barbera e Bologna Bianco.
Amabile e Dolce: Passito o Da Uve Stramature.
Per la tipologia Frizzante, prodotta tradizionalmente con fermentazione in bottiglia, è obbligatorio riportare in etichetta la dicitura rifermentazione in bottiglia.
| Vini e vitigni | Resa | Alcol | Affinamento |
|---|---|---|---|
| CHARDONNAY chardonnay min. 85% |
12 | 11.5 | |
| PIGNOLETTO SUPERIORE pignoletto min. 85% |
12 | 11.5 | |
| PIGNOLETTO FRIZZANTE e SPUMANTE pignoletto min. 85% |
12 | 11 | |
| PIGNOLETTO PASSITO o DA UVE STRAMATURE pignoletto min. 85% |
9 | 12+3 | |
| PINOT BIANCO pinot bianco min. 85% |
11 | 11 | |
| RIESLING ITALICO riesling italico min. 85% |
12 | 11 | |
| SAUVIGNON sauvignon min. 85% |
12 | 11 | |
| BARBERA - ANCHE FRIZZANTE barbera min. 85% |
12 | 11.5 | |
| BARBERA RISERVA barbera min. 85% |
12 | 12 | 36 |
| CABERNET SAUVIGNON cabernet sauvignon min. 85% |
10 | 11.5 | |
| MERLOT merlot min. 85% |
12 | 11 | |
| Sottozona BOLOGNA | Resa | Alcol | Affinamento |
| BIANCO sauvignon min. 50% |
11 | 11.5 | |
| ROSSO cabernet sauvignon min. 50% |
10 | 12 | |
| ROSSO RISERVA stessi del Rosso |
10 | 12.5 | 36 |
| SPUMANTE chardonnay e/o pinot bianco min. 40% |
11 | 11 |
Questa denominazione offre tutte le tipologie di vini prodotte in questa zona, nella quale i vigneti sono spesso incorniciati dal verde dei boschi. Ed è l’essenza del bosco che mantiene fresche le zolle e compatti i terreni sui pendii collinari.
Il principe dei Colli Bolognesi è sicuramente il pignoletto – vitigno autoctono che ha ricevuto un riconoscimento autonomo nell’omonima denominazione – dal quale, in questa ampia zona di produzione, dà un vino fruttato, delicato e poco strutturato, perfetto al momento dell’aperitivo e in abbinamento con tigelle e salumi, frittate assortite e soufflé di verdure.
Sauvignon, Riesling, Chardonnay e Pinot bianco, nelle diverse tipologie, hanno strutture piuttosto lievi e liberano sottili fragranze fruttate e appena vegetali. Serviti freschi, questi vini si abbinano bene con prosciutto e melone, insalata di seppioline, tortelloni al burro e salvia e fritture di pesce.
Questa non è certo una zona di grandi vini rossi, ma le Riserve mostrano buona struttura e complessità, doti che le rendono adatte ad accompagnare arrosto di manzo, spiedini di maiale alla griglia, brasati e formaggi stagionati.
Gli altri vini rossi sono piuttosto semplici e rappresentano l’ideale complemento per salumi misti, lasagne al forno, tagliatelle al ragù, fegatelli di maiale, involtini alla cacciatora e spiedini di carne.