DOCG riconosciuta con DPR 01/07/1980 – GU 17/02/1981. Modifica con DM 01/07/1996 – GU 13/07/1996. DM 27/07/1999 – GU 09/08/1999. DM 09/11/2010 – GU 30/11/2010. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende parte del comune di Montepulciano in provincia di Siena.
Resa: max. 8 t/ha.
Vitigni: sangiovese (prugnolo gentile) min. 70%; ammessi altri max. 30%, di cui max. 5% a bacca bianca, esclusi i vitigni aromatici, tranne la malvasia bianca lunga.
Titolo alcolometrico minimo: 12.5%.
Affinamento: minimo 26 mesi.
Epoca migliore per il consumo: mediamente 8-15 anni.
Altra tipologia - Riserva, con titolo alcolometrico minimo di 13% e affinamento almeno di 38 mesi.
Le colline di argilla alternata a sabbia di questa zona, rappresentano il terreno ideale per la coltivazione del prugnolo gentile, un clone di sangiovese.
Uno dei vitigni utilizzati come complementare nell’uvaggio è il mammolo, in grado di offrire un gradevole profumo fruttato che evolve lentamente in sentori di viola mammola.
Dopo accurata selezione delle uve e attenta vinificazione, il Vino Nobile di Montepulciano è messo a riposare in botti di pregiato rovere francese e di Slavonia, dove perfeziona lentamente le sue caratteristiche gusto-olfattive. E dimostra di essere in grado di mantenere a lungo il proprio carattere, poiché qui il sangiovese si esprime con nerbo e spessore, pur sempre con grande finezza.
Il colore di questo vino è rosso rubino più o meno intenso, con tonalità granato dopo anni di affinamento, il profumo è raffinato e libera sentori di marasca, viola mammola appassita e spezie. Caldo, morbido e leggermente tannico, è un vino strutturato, ma con eleganza e discrezione, doti che lo rendono perfetto per accompagnare pici con ragù di cacciagione, costata alla fiorentina, faraona al cartoccio, lepre in civet, arista alla fiorentina e pecorino toscano stagionato.