Brachetto d'Acqui o Acqui

DOCG riconosciuta con DM 24/04/1996 – GU 07/06/1996. Modifica con DM 28/02/2011 – GU 15/03/2011. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014. DM 09/07/2014 – GU 18/07/2014.

 

Zona di produzione: comprende i comuni di Bubbio, Calamandrana, Cassinasco, Castel Boglione, Castel Rocchero, Castelletto Molina, Cessole, Fontanile, Loazzolo, Maranzana, Mombaruzzo, Monastero Bormida, Montabone, Nizza Monferrato limitatamente alla parte di territorio situato alla destra del torrente Belbo, Quaranti, Rocchetta Palafea, Sessame e Vesime, in provincia di Asti; Acqui Terme, Alice Bel Colle, Bistagno, Cassine, Ricaldone, Strevi, Terzo e Visone in quella di Alessandria.

Resa: max. 8 t/ha.

Vitigno: brachetto min. 97%.

Titolo alcolometrico minimo: 11.5%, di cui almeno 5% svolto.

Epoca migliore per il consumo: mediamente 1-2 anni. 

Altre tipologie
Rosso e Rosato.
Spumante, con titolo alcolometrico minimo di 12%, di cui almeno 6% svolto.
Il Brachetto d’Acqui o Acqui, all’atto dell’immissione al consumo, può presentare uno sviluppo di anidride carbonica proveniente solo dalla fermentazione e, conservato a 20 °C in recipienti chiusi, deve presentare una sovrapressione non superiore a 2 bar.
Passito, con titolo alcolometrico minimo di 16%, di cui almeno 11% svolto. 

Brioso, allegro e profumato, il Brachetto d’Acqui Spumante è ottenuto dall’omonimo vitigno aromatico, che dona a questo vino bellissimi colori porpora o rubino con riflessi violacei, profumi di rosa e fragoline di bosco, con sentori che ricordano il più famoso moscato. 
Dolce e leggero, delicato e gradevolmente fresco, si abbina perfettamente con pesche ripiene, spumone alla piemontese, crostate ai frutti di bosco, bavarese ai lamponi e charlotte alle fragole.

AIS Associazione Italiana Sommelier - Copyright 2015 - Tutti i diritti riservati dalla legge sui diritti d'autore