DOC riconosciuta con DPR 11/08/1971 – GU 25/09/1971. Modifica con DPR 01/10/1987 – GU 07/01/1988. DM 21/07/2010. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende il comune di Cori e parte di quello di Cisterna di Latina, in provincia di Latina.
Epoca migliore per il consumo: Bianchi mediamente 1-2 anni, Rossi 1-3.
Altra tipologia - Riserva: Nero Buono, con titolo alcolometrico minimo di 13% e affinamento almeno di 24 mesi.
| Vini e vitigni | Resa | Alcol |
|---|---|---|
| BIANCO bellone min. 50%; malvasia del Lazio min. 20%; greco bianco min. 15%; ammessi altri a bacca bianca max. 15% |
15 | 11 |
| BELLONE bellone min. 85% |
12 | 12 |
| ROSSO nero buono min. 50%; montepulciano min. 20%; cesanese di Affile e/o comune min. 15%; ammessi altri a bacca nera max.15% |
15 | 11.5 |
| NERO BUONO nero buono min. 85% |
12 | 12 |
La tradizione vitivinicola della zona risale ai tempi dell’Antica Roma e già Ovidio e Marziale citarono il vino di Cori nelle proprie opere.
La posizione favorevole a 400 metri, il clima mite e la fertilità dei terreni vulcanici favoriscono da secoli la coltivazione della vite.
La denominazione Cori fa parte delle produzioni dell’area dei Castelli Romani. Una strategia comune è quella del rilancio della viticoltura e della tutela del territorio, che da tempo dà buoni vini bianchi e un interessante Rosso, ottenuto dal vitigno locale nero buono, unitamente a montepulciano e cesanesi. Il vino evoca sentori di frutti a bacca rossa e sottobosco, e all’assaggio rivela buon corpo, morbidezza e vibrante acidità; il passaggio in legno lo arricchisce di note di spezie, liquirizia e cacao, con buone capacità di evoluzione. Un vino da provare, per esempio, con la guancia di vitello brasata.