DOC riconosciuta con DPR 06/08/1970 – GU 05/11/1970. Modifica con DPR 19/07/1986 – GU 02/05/1987. DM 26/06/1992. DM 10/10/1994. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Albano Laziale, Ariccia e parte di quelli di Ardea, Castel Gandolfo, Lanuvio e Pomezia, in provincia di Roma.
Resa: max. 16.5 t/ha.
Vitigni: malvasia bianca di Candia max. 60%; trebbiano toscano, giallo e di Soave 25-50%; malvasia del Lazio 5-45%; ammessi altri max. 10%.
Titolo alcolometrico minimo: 10.5%, 11.5% per il Superiore.
Epoca migliore per il consumo: mediamente 1 anno.
Tipologie - Secco, Abboccato, Amabile, Dolce, Novello, Spumante e Superiore.
Nell’area dei Castelli Romani i progressi sono iniziati con l’arrivo del Terzo Millennio, grazie ad alcune cantine e cooperative che hanno realizzato importanti investimenti strutturali, tecnologici e professionali, per avviare le uve di maggior pregio verso una vinificazione selezionata, in un programma di qualificazione dei vini locali.
La produzione dei Colli Albani è su vasta scala e segue, nell’ordine, quella dei Castelli Romani, di Frascati e di Marino.
Il vino è di colore giallo paglierino, con un profumo delicato e fruttato, un gusto abbastanza fresco e piuttosto debole, che si abbina bene con fritto misto di pesci di lago e lumache di San Giovanni, mentre l’Amabile e il Dolce si sposano bene con ciambelle e frittelle.