DOC riconosciuta con Decreto 04/11/1996 – GU 13/11/1996. Modifica con DM 29/02/2000 – GU 10/3/2000 e successive. DM 30/11/2011. DM 28/11/2013. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo, Ciampino, Colonna, Frascati, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Monte Porzio Catone, Nemi, Rocca di Papa, Rocca Priora, San Cesareo, Velletri, Zagarolo e parte di Ardea, Artena, Montecompatri, Pomezia e Roma, in provincia di Roma, quello di Cori e parte di quelli di Cisterna di Latina e Aprilia, in quella di Latina.
Per i vini Castelli Romani è ammessa la menzione Vigna, seguita dal toponimo.
Epoca migliore per il consumo: Bianchi e Rosati mediamente 1 anno, Rossi 1-2.
Altre tipologie
Frizzante e Amabile: Bianco, Rosso e Rosato.
Novello: Rosso.
| Vini e vitigni | Resa | Alcol |
|---|---|---|
| BIANCO malvasia bianca di Candia e puntinata e/o trebbiano giallo, toscano, di Soave e verde; ammessi altri a bacca bianca max. 30% |
16.5 | 10.5 |
| ROSSO sangiovese e/o montepulciano e/o cesanese e/o merlot e/o nero buono; ammessi altri a bacca nera max. 15% |
16 | 11 |
| ROSATO stessi del Rosso, vinificati in rosato, oppure a bacca bianca e nera presenti nella produzione dei vini Bianco e Rosso |
16 | 10.5 |
I Castelli Romani, la ‘vera cantina di Roma’, sono una terra di vini bianchi molto famosi, prodotti sulle colline che circondano i laghi di Albano e di Nemi.
Non particolarmente strutturati né complessi, i vini di questa zona incarnano la tradizione locale improntata su caratteri di piacevole freschezza, anche se alcune aziende propongono sul mercato prodotti un po’ più importanti.
Spesso elaborati nelle tipologie Amabile e Frizzante, questi vini esprimono profumi delicatamente fruttati, semplicità e serbevolezza, e sono da abbinare a preparazioni della cucina locale, come la frittata di patate con il guanciale e la crema di fave alla Vitellio, magari durante una spensierata gita fuori porta.