DOCG riconosciuta con Decreto 01/08/2008 – GU 18/08/2008. Modifica con DM 27/07/2009 – GU 12/08/2009. DM 17/09/2009 – GU 22/09/2009. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Piglio, Serrone e parte di quelli di Acuto, Anagni e Paliano, in provincia di Frosinone.
Vitigni: cesanese di Affile e/o comune min. 90%.
Epoca migliore per il consumo: mediamente 3-5 anni.
Altra tipologia - Riserva: il Superiore, con titolo alcolometrico minimo di 14% e affinamento almeno di 20 mesi, di cui 6 in bottiglia.
| Vini | Resa | Alcol | Affinamento |
|---|---|---|---|
| CESANESE DEL PIGLIO o PIGLIO | 11 | 12 | 3 |
| CESANESE DEL PIGLIO o PIGLIO SUPERIORE | 9 | 13 | 8 |
In questa denominazione, alle linee tradizionali e al buon rapporto qualità/prezzo che da sempre contraddistinguono la produzione locale, si sono affiancati i nuovi vini prodotti da viticoltori che hanno intrapreso un nuovo corso enologico, che ha permesso l’ottenimento della prima DOCG laziale.
Il cesanese è il più importante vitigno autoctono a bacca nera del Lazio, intorno al quale oggi ruotano tre denominazioni, anche se con qualche distinguo, tanto che l’obiettivo della Regione è di dare loro un’unica identità.
Il Cesanese del Piglio esprime un colore rosso rubino molto intenso, un profumo complesso con ricordi di more, sottobosco, pepe, vaniglia, liquirizia, chiodi di garofano e tabacco, con qualche accento minerale. Al gusto prevalgono la grande struttura e la nota alcolica, con una discreta tannicità, doti che rendono questo vino adatto a essere abbinato con arrosti e grigliate di carne.