DOCG riconosciuta con DM 08/07/2008 – GU 21/07/2008. Modifica con DM 17/09/2010 – GU 08/10/2010. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.

Zona di produzione: comprende 116 comuni nella provincia di Asti, in pratica tutti escluso Cellarengo e Villanova d’Asti, e 51 in quella di Alessandria. 

Sottozona Colli Astiani o Astiano: comprende i comuni di Azzano d’Asti, Mongardino, Montaldo Scarampi, Montegrosso d’Asti, Rocca d’Arazzo, Vigliano d’Asti, e parte di quelli di Asti e Isola d’Asti, in provincia di Asti.
Sottozona Nizza: comprende i comuni di Agliano Terme, Belveglio, Bruno, Calamandrana, Castel Boglione, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castel Rocchero, Cortiglione, Incisa Scapaccino, Moasca, Mombaruzzo, Mombercelli, Nizza Monferrato, Rocchetta Palafea, San Marzano Oliveto, Vaglio Serra e Vinchio, in provincia di Asti. 
Sottozona Tinella: comprende i comuni di Calosso, Castagnole delle Lanze, Coazzolo, Costigliole d’Asti e parte di quello d’Isola d’Asti, in provincia di Asti.

I vigneti iscritti agli albi del Barbera del Monferrato e del Barbera del Monferrato Superiore non possono fare parte di quello del Barbera d’Asti.

Per i vini Barbera d’Asti è ammessa la menzione Vigna, seguita dal toponimo.

Vitigni: barbera min. 90%; ammessi altri max. 10%.

Epoca migliore per il consumo: mediamente 4-5 anni. 

La Barbera d’Asti è quella prodotta in quantità maggiori, anche se questo territorio è famoso in tutto il mondo soprattutto per gli spumanti aromatici dolci.

Questo vino può regalare delle piacevoli sorprese, grazie alla maggiore morbidezza, migliore struttura e acidità meno pronunciata di quelle degli altri vini a base di barbera; inoltre, è anche la più succosa e dotata di una nota alcolica più incisiva. 
Agliano dà vini più fini e fruttati, Costigliole e Nizza dotati di acidità e sapidità più spiccate, oltre che di grande struttura.

La Barbera d’Asti è un vino perfetto, per esempio, con spiedini di carne alla brace e fagiano al forno.