DOC riconosciuta con DPR 11/05/1987 – GU 23/10/1987. Modifica con DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Altamura, Casamassima, Cassano delle Murge, Castellana Grotte, Conversano, Gioia del Colle, Grumo Appula, Noci, Putignano, Rutigliano, Sammichele di Bari, Sannicandro di Bari, Santeramo in Colle e Turi, in provincia di Bari.
Epoca migliore per il consumo: Bianchi e Rosati mediamente 1 anno, Rossi 2-3, Primitivo 3-5, Aleatico Dolce 4-6.
| Vini e vitigni | Altre tipologie | Resa | Alcol | Affinamento |
|---|---|---|---|---|
| BIANCO trebbiano toscano 50-70%; ammessi altri 30-50% |
13 | 10.5 | ||
| ROSSO primitivo 50-60%; malvasia nera, montepulciano, sangiovese e negroamaro 40-50%, di cui malvasia nera max. 10% |
12 | 11.5 | ||
| ROSATO stessi del Rosso |
12 | 11 | ||
| ALEATICO DOLCE aleatico min. 85%; negroamaro, malvasia nera e primitivo max. 15% |
RISERVA LIQUOROSO |
8 |
13+2 13+2 16+2.5 |
4 26 4 |
| PRIMITIVO primitivo |
SECCO/AMABILE RISERVA |
8 |
13 14 |
24 |
A sud di Bari, in un paesaggio attraversato dalla Strada dei vini di Gioia del Colle e Gravina, nel quale inizia a presentarsi il caratteristico profilo dei trulli, la viticoltura trova un’area fortemente vocata, che porta alla produzione di vini molto interessanti.
Il vino più importante della denominazione è il Primitivo, dotato spesso di una struttura robusta, ma perfettamente equilibrata da spiccate note di freschezza e sapidità e da una vena tannica di grande piacevolezza. Il profumo è elegante e ricorda la ciliegia, la mora di rovo, la menta selvatica, la liquirizia e la frutta secca, su uno sfondo speziato.
A tavola, il Gioia del Colle Primitivo regge bene il confronto con spezzatini, brasati e formaggi stagionati, ma anche con preparazioni tradizionali come la pecora cotta nel coccio.
A fine pasto, l’Aleatico Dolce delizia i palati se abbinato con zeppole di San Giuseppe, marzapani di Gioia del Colle e pasticceria secca.