Castel del Monte

DOC riconosciuta con Decreto 04/10/2011 – GU 21/10/2011. Ha sostituito il Decreto 14/03/1997, i DPR 27/12/1990, 19/05/1971 e successive modifiche. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.

 

Zona di produzione: comprende il comune di Minervino Murge e parte di quelli di Andria, Canosa e Trani in provincia di Barletta-Andria-Trani (BAT), parte di quelli di Bitonto, Corato, Palo del Colle, Ruvo di Puglia, Terlizzi, Toritto e l’isola amministrativa D’Alemi nel comune di Binetto in quella di Bari.

Per i vini Castel del Monte è ammessa la menzione Vigna, seguita dal toponimo.

Resa: max. 13 t/ha per i Rossi; 14 per Bianchi e Rosati.

Epoca migliore per il consumo: Bianchi e Rosati mediamente 1-2 anni, Rossi 2-3.

Altre tipologie
Novello: Rosso, con titolo alcolometrico minimo di 11.5%.
Riserva: Aglianico e Cabernet, con titolo alcolometrico minimo di 13% e affinamento almeno di 24 mesi, di cui almeno 12 in botti di legno. 

Vini e vitigniAltre tipologieAlcol
BIANCO
pampanuto (o pampanino) e/o chardonnay
e/o bombino bianco; ammessi altri max. 35%
 
FRIZZANTE
SPUMANTE
10.5
11
11.5
BOMBINO BIANCO
bombino bianco min. 90%

 
FRIZZANTE
SPUMANTE
10.5
10.5
11.5
CHARDONNAY
chardonnay min. 90%
 
FRIZZANTE
10.5
10.5
SAUVIGNON
sauvignon min. 90%
 
FRIZZANTE
10.5
10.5
ROSSO
nero di Troia e/o aglianico e/o montepulciano;
ammessi altri max. 35%
  12
ROSATO
bombino nero e/o aglianico e/o nero di Troia;
ammessi altri max. 35%
 
FRIZZANTE
SPUMANTE
11
11
11.5
AGLIANICO
aglianico min. 90%
  13
AGLIANICO ROSATO
stessi dell’Aglianico
 
FRIZZANTE
11
10.5
CABERNET
cabernet franc e/o cabernet sauvignon min. 90%
  12.5
NERO DI TROIA
nero di Troia min. 90%
  12

In questi luoghi, attraverso i quali si snoda la Strada del vino di Castel del Monte, la viticoltura si è sviluppata intorno al 1300 e attualmente, in questa denominazione, si possono trovare diverse tipologie di vino.

I vitigni coltivati sono quelli tradizionali, ma anche alcuni di recente introduzione, che trovano in queste particolari e favorevoli condizioni pedoclimatiche l’ambiente ideale per dare rese non eccessive e risultati interessanti.

Molti vini, ottenuti da diversi vitigni, riescono a raggiungere un livello qualitativo di tutto rispetto, sfruttando al meglio le caratteristiche di uve locali come il pampanuto o il bombino bianco, eventualmente supportati da altri che aggiungano freschezza gustativa.

Il nero di Troia e l’aglianico, in uvaggio, riescono a dare vini rossi con colori piuttosto intensi, dotati di buona tannicità e predisposizione all’affinamento. Ma danno ottimi risultati anche in purezza, grazie alla loro notevole personalità, in particolare l’Aglianico Riserva, da provare con agnello al forno.

Uno dei vini più significativi di questa zona è il Castel del Monte Rosso, che si presenta di colore rubino e assume sfumature granato con la maturità. Esprime profumi complessi, essenzialmente speziati, floreali e fruttati, e al gusto manifesta struttura, morbidezza e buona propensione nei confronti dell’affinamento. Questo vino si abbina molto bene con tagliatelle al ragù e carni rosse alla griglia.

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