Alto Adige o dell'Alto Adige
o Südtirol o Südtiroler

DOC riconosciuta con DPR 14/04/1975 – GU 18/07/1975. Modifica con DM 02/08/1993. DM 08/09/1995. DM 07/09/1999. DM 11/11/2002. DM 19/09/2007. DM 06/08/2010. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.

 

Zona di produzione: comprende il territorio, idoneo per ottenere vini di qualità, dei comuni di Aldino, Andriano, Appiano sulla Strada del vino, Bolzano, Bronzolo, Caines, Caldaro sulla Strada del vino, Cermes, Cornedo all’Isarco, Cortaccia sulla Strada del vino, Cortina sulla Strada del vino, Egna, Fiè allo Sciliar, Gargazzone, Lagundo, Laives, Lana, Magrè sulla Strada del vino, Marlengo, Meltina, Merano, Montagna, Nalles, Ora, Postal, Renon, Rifiano, Salorno, San Genesio Atesino, San Pancrazio, Scena, Terlano, Termeno sulla Strada del vino, Tesimo, Tirolo, Vadena, e in parte di Barbiano, Bressanone, Castelrotto, Chiusa, Funes, Laion, Naz-Sciaves, Varna, Velturno, Villandro, e di Castelbello-Ciardes, Laces, Naturno, Parcines e Silandro, in provincia di Bolzano.

Sottozone
Colli di Bolzano: comprende il comune di Laives, parte di quelli di Bolzano, Cornedo all’Isarco, Fiè allo Sciliar, Renon, San Genesio Atesino e Terlano.
Meranese di Collina o Meranese: comprende i comuni di Caines, Cermes, Gargazzone, Lagundo, Lana, Marlengo, Merano, Postal, Rifiano, San Pancrazio, Scena, Tesimo e Tirolo.
Santa Maddalena: comprende in tutto o in parte alcune frazioni e sottofrazioni dei comuni di Bolzano, Cornedo all’Isarco, Renon, San Genesio Atesino e Terlano, e precisamente Santa Maddalena, Santa Giustina, Laitago (Coste), San Pietro, Guncina, San Giorgio, Rena (Sabbia), Santa Giustina di Sopra, Laitago di Sopra, Signato, Laste Basse, Cardano in comune di Cornedo, Campiglio, Virgolo, Aslago, Rencio e San Maurizio, in quello di Bolzano, Settequerce in quello di San Genesio Atesino, i masi Reiter, Diem, Raindl, Ebnicher e Plattner, in quello di Renon.
Terlano: comprende il comune di Terlano, Andriano, Appiano sulla Strada del vino, Caldaro sulla Strada del vino, Meltina, Nalles, San Genesio Atesino e Tesimo.
Valle Isarco: comprende i comuni di Barbiano, Bressanone, Castelrotto, Chiusa, Fiè allo Sciliar, Funes, Laion, Naz-Sciaves, Renon, Varna, Velturno e Villandro.
Valle Venosta: comprende i comuni di Castelbello-Ciardes, Laces, Naturno, Parcines e Silandro.
Klausner Laitacher: comprende i comuni di Barbiano, Chiusa, Velturno e Villandro.
Classico o Klassich o Klassiches Ursprungebiet: per il Santa Maddalena, i vini ottenuti nella zona di origine più antica, già indicata dal DM del 23/10/1931.
Classico o Klassich o Klassiches Ursprungebiet: per tutti i vini Terlano, comprende i comuni di Andriano, Nalles e Terlano.

La denominazione Alto Adige o Südtirol, può essere utilizzata anche per i vini Lago di Caldaro o Caldaro Classico o Classico Superiore, ottenuti nei comuni di Appiano, Bronzolo, Caldaro, Cortaccia, Egna, Montagna, Ora, Termeno e Vadena. 

Menzioni geografiche consentite: Gneid, Küchelberg, Labers, Lebenberg e Rosengarten, per il Meranese di Collina; Guncina o Guntschna, Leitago o Leitach, Rena o Sand, Rencio o Rentsch, San Giorgio o St. Georgen, San Pietro o St. Peter e Santa Giustina o St. Justina, per il Santa Maddalena; Lagrein di Gries o Grieser Lagrein o Lagrein aus Gries, per Lagrein e Lagrein Rosato (o Rosé) se ottenuti da vigneti del comune di Bolzano; del Burgraviato o Burggräfler, territorio dell’ex Contea (castello) di Tirolo, per il Meranese di Collina; Bressanone o Brixner, per il vino Valle Isarco, dei comuni di Bressanone, Naz-Sciaves e Varna. 

Per i vini delle sottozone è ammessa la menzione Vigna o Gewächs o Wachstum, seguita dal toponimo.

Vitigni: per i vini Alto Adige, Alto Adige Terlano, Alto Adige Valle Isarco e Alto Adige Valle Venosta, se non specificato diversamente, la presenza dell’omonimo vitigno è almeno dell’85%.
La DOC Alto Adige prevede l’elaborazione di vini con l’indicazione di due vitigni, che concorrono alla produzione dei mosti o dei vini con più del 15%. Il vitigno preponderante precede l’altro in etichetta. Il termine Cabernet vale per cabernet franc e cabernet sauvignon. 

In etichetta, il nome del vitigno può precedere o accompagnare la denominazione.

Epoca migliore per il consumo: Bianchi mediamente 1-3 anni, Rosati 1, Rossi 1-4, Aromatici Dolci 3-8. 

Altre tipologie
Spumante: Chardonnay, Pinot bianco, Pinot grigio, Pinot nero, con resa max. 10 t/ha e titolo alcolometrico minimo di 11.5%.
Alto Adige Spumante, senza sottozona e senza menzione del vitigno: elaborato esclusivamente con il metodo Classico e affinato almeno 15 mesi in bottiglia, è immesso al consumo dopo 20 mesi.
L’Alto Adige Spumante Riserva è affinato almeno 36 mesi in bottiglia e immesso al consumo dopo 42 mesi. 

Riserva: Alto Adige Cabernet, Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Lagrein, Merlot, Pinot nero, Cabernet-Lagrein, Cabernet-Merlot, Merlot-Lagrein e vini bianchi Alto Adige – con o senza sottozone e con o senza menzione del vitigno – con titolo alcolometrico minimo di 11.5% e affinamento almeno di 24 mesi dal 1° ottobre dell’anno della vendemmia. 

Passito: Alto Adige Bianco e i vini, con o senza sottozona, ottenuti da chardonnay, kerner, moscato giallo, moscato rosa, müller thurgau, pinot bianco, pinot grigio, riesling, sauvignon, sylvaner, traminer aromatico, veltliner e con la specificazione di due vitigni; questi vini sono elaborati nel rispetto delle norme vigenti, con parziale appassimento delle uve sulla pianta, oppure dopo la raccolta fino al raggiungimento del titolo alcolometrico minimo del 16% e con una resa dell’uva in vino pronto per il consumo max. di 40 hl/ha. È vietata ogni aggiunta di mosti concentrati o MCR e il vino è immesso al consumo dal 1° giugno dell’anno successivo alla vendemmia. 

Vendemmia tardiva: Alto Adige Bianco, Moscato rosa e vini monovarietali a bacca bianca, ottenuti da uve raccolte dopo parziale appassimento sulla pianta, con titolo alcolometrico minimo di 7+6.5% e resa max. 50 hl/ha.

Vini e vitigniResaAlcol
BIANCO o WEISS
chardonnay e/o pinot bianco e/o pinot grigio min. 75%, di cui almeno due varietà,
nessuna oltre il 70% totale; ammessi, per l’eventuale 25%, müller thurgau
e/o sauvignon e/o riesling e/o sylvaner e/o traminer aromatico e/o kerner
10 11.5
CHARDONNAY 13 11
KERNER 12 11
MOSCATO GIALLO o GOLDMUSKATELLER - SECCO/DOLCE 10 11
PINOT BIANCO o WEISSBURGUNDER 13 11
PINOT GRIGIO o RULÄNDER o GRAUER BURGUNDER 13 11.5
RIESLING 13 11
RIESLING ITALICO o WELSCHRIESLING 13 11
SAUVIGNON 13 11.5
SYLVANER o SILVANER 13 11
TRAMINER AROMATICO o GEWÜRZTRAMINER 12 11.5
CHARDONNAY-PINOT BIANCO   11
CHARDONNAY-PINOT GRIGIO   11.5
PINOT BIANCO-PINOT GRIGIO   11.5
CABERNET
cabernet franc e cabernet sauvignon min. 95%
11 11.5
CABERNET FRANC 11 11.5
CABERNET SAUVIGNON 11 11.5
LAGREIN 14 11.5
LAGREIN ROSATO o ROSÉ o LAGREIN KRETZER 14 11
MALVASIA o MALVASIER 11 11.5
MERLOT 13 11
MERLOT ROSATO o MERLOT ROSÉ o MERLOT KRETZER 13 11
MOSCATO ROSA o ROSENMUSKATELLER - DOLCE 6 12.5
PINOT NERO o BLAUBURGUNDER o SPÄTBURGUNDER 12 11.5
PINOT NERO ROSATO o ROSÉ o BLAUBURGUNDER KRETZER 12 11.5
SCHIAVA o VERNATSCH
schiava (e sottovarietà) min. 85%
14 10.5
SCHIAVA GENTILE o MITTERVERNATSCH o KLEINVERNATSCH 14 10.5
SCHIAVA GRIGIA o GRAUVERNATSCH 14 11.5
SCHIAVA GROSSA o GROSSVERNATSCH o EDELVERNATSCH 14 10.5
CABERNET-LAGREIN
uvaggi o assemblaggi di mosti o vini nuovi
11 11.5
CABERNET-MERLOT
uvaggi o assemblaggi di mosti o vini nuovi
11 11.5
MERLOT-LAGREIN
uvaggi o assemblaggi di mosti o vini nuovi
11 11.5
SPUMANTE BIANCO METODO CLASSICO
chardonnay, pinot bianco e pinot nero
10 11.5
SPUMANTE ROSÉ METODO CLASSICO
pinot nero min. 20%
10 11.5
PASSITO BIANCO
chardonnay e/o pinot bianco e/o pinot grigio min. 75%;
con la specificazione di due vitigni, almeno due varietà, nessuna oltre il 70%:
chardonnay e/o pinot bianco e/o pinot grigio e/o müller thurgau e/o sauvignon
e/o riesling e/o sylvaner e/o traminer aromatico e/o kerner
10 10+6
VENDEMMIA TARDIVA
(con menzione del vitigno)
10 10+3.5
     
Sottozona COLLI DI BOLZANOResaAlcol
COLLI DI BOLZANO o BOZEN LEITEN
schiava (e sottovarietà) min. 85%
13 11
     
Sottozona MERANESE DI COLLINAResaAlcol
MERANESE DI COLLINA o MERANESE o MERANER HÜGEL o MERANER
schiava (e sottovarietà) min. 85%
12.5 11
     
Sottozona SANTA MADDALENAResaAlcol
SANTA MADDALENA o ST. MAGDALENER
schiava (e sottovarietà) min. 85%
12.5 11.5
     
Sottozona TERLANO o TERLANERResaAlcol
BIANCO
pinot bianco e/o chardonnay min. 50%; riesling
e/o riesling italico e/o sauvignon e/o sylvaner e/o müller thurgau
e/o pinot grigio per la differenza; ammessi altri max. 15%
12.5 11.5
CHARDONNAY 12.5 11
MÜLLER THURGAU 12.5 11.5
PINOT BIANCO o WEISSBURGUNDER 12.5 11
PINOT GRIGIO o RULÄNDER 12.5 11.5
RIESLING 12.5 11.5
RIESLING ITALICO o WELSCHRIESLING 12.5 10.5
SAUVIGNON 12.5 12
SYLVANER o SILVANER 12.5 11.5
     
Sottozona VALLE ISARCO o EISACKTAL o EISACKTALERResaAlcol
KERNER 11 11
MÜLLER THURGAU 13 10.5
PINOT GRIGIO o RULÄNDER o GRAUER BURGUNDER 10 11.5
RIESLING 10 11
SILVANER o SYLVANER 12.5 10.5
TRAMINER AROMATICO o GEWÜRZTRAMINER 10 11.5
VELTLINER 12 10.5
     
Sottozona KLAUSNER LAITACHERResaAlcol
KLAUSNER LAITACHER
schiava e/o portoghese e/o lagrein e/o pinot nero
12.5 11
     
Sottozona VALLE VENOSTA o VINSCHGAUResaAlcol
CHARDONNAY 11 11
KERNER 11 11
MÜLLER THURGAU 12 10.5
PINOT BIANCO o WEISSBURGUNDER 11 10.5
PINOT GRIGIO o RULÄNDER 10 11
RIESLING 10 11
SAUVIGNON 10 11
TRAMINER AROMATICO o GEWÜRZTRAMINER 9 11
PINOT NERO o BLAUBURGUNDER o SPÄTBURGUNDER 8 11
SCHIAVA o VERNATSCH 12 10.5

Alto Adige: non un vigneto, ma un giardino nel quale la vite è l’elemento più significativo e i suoi filari sono gli ornamenti naturali di antichi castelli, campanili a cipolla e balconi fioriti. 

L’Alto Adige produce splendidi vini bianchi, profumati e ricchi di sentori aromatici, sempre intensi e raffinati. Le sfumature olfattive spaziano dai sentori vegetali, agrumati e muschiati dei Sauvignon, Müller thurgau e Riesling, a quelli più fruttati, con accenti di agrumi, banana e ananas degli Chardonnay e del Pinot bianco, quest’ultimo spesso arricchito da eleganti accenti floreali. Questi vini si abbinano in modo splendido, secondo le loro peculiarità, con insalate di mare e sformati di verdure, ravioli di magro e ripieni di pesci e crostacei, funghi fritti o trifolati, salmone al timo e rane embragade.

L’esplosiva aromaticità del Gewürztraminer libera un bouquet molto intenso e variegato, con ricordi di litchi, albicocca, agrumi, vaniglia e zenzero, a volte dominati da un inconfondibile accento floreale di rose. Da questo vitigno si ottiene un vino un po’ più caldo rispetto alla realtà di altre zone europee, sempre dotato di avvolgente morbidezza.
Il gewürztraminer ha la sua culla di origine nella zona di Termeno, piccola città circondata dalle vigne, dove sono nate tradizioni secolari. Si racconta che i vignaioli del luogo preparassero a ogni vendemmia il vino migliore, prodotto con i grappoli più belli, solo per la padrona di casa. 
Vitigno che predilige i climi collinari, grazie alla sua notevole precocità si mette al riparo dai rischi di autunni a volte un po’ bizzarri, per regalare un vino molto profumato, vellutato e a volte decisamente caldo, che si abbina perfettamente con gamberi al curry e riso pilaf, pollo agli anacardi, foie gras in salsa di agrumi e formaggi a crosta lavata, ma anche con primi piatti come il risotto con gamberi e mele o piatti esotici della cucina orientale.

L’Alto Adige produce anche ottimi spumanti metodo Classico, gradevoli al momento dell’aperitivo e per accompagnare, per esempio, insalate di mare, carpaccio di tonno e salmone, spiedini di gamberi e seppioline. 

Tra le uve a bacca nera, le più coltivate sono le diverse varietà di schiava, seguite dal lagrein e via via da tutte le altre. 
La schiava, secondo zona, terreno e clima, offre caratteristiche e strutture molto diverse, ed è soprattutto nel Santa Maddalena Classico che dà i risultati più convincenti ed eleganti.
In genere, la schiava regala al vino un delicato colore rosso rubino, sottili profumi di ciliegia, ribes e altri frutti di bosco, tannini appena accennati e una leggera scia finale di mandorla, doti che si combinano perfettamente con speck e würstel assortiti, pollo alla griglia e formaggi delicati. 
Il Santa Maddalena è l’emblema del vino ottenuto da schiava più strutturato e ricco di personalità, con un colore intenso, profumi di frutti di bosco, ciliegia e viole, gusto pieno e persistente di mandorla, che si sposa bene con coniglio ai funghi, spiedini di carne e formaggi non molto stagionati.

Gli altri vini rossi, seppure prodotti in quantità minori, raggiungono di frequente alti vertici qualitativi, con clamorose affermazioni in campo nazionale e internazionale.
Spesso, vini bianchi e rossi altoatesini subiscono una rapida maturazione in acciaio, che mantiene ottime doti di fragranza e freschezza. 

I vini rossi più strutturati, come alcuni Pinot nero, Merlot, Lagrein Dunkel e Cabernet, subiscono un passaggio in legno e una lunga evoluzione in bottiglia, che regalano profumi complessi e splendidi equilibri. 

Il lagrein è il vitigno a bacca nera altoatesino per eccellenza, che dà risultati interessanti sia come Dunkel sia come Kretzer. Il primo si propone con un colore rosso rubino con spiccati riflessi violacei, a volte denso e impenetrabile, dotato di buona morbidezza e struttura, che dopo evoluzione può liberare intensi ricordi di confettura di frutti a bacca nera e viola, china e cioccolato, appena balsamici. Il secondo è un rosato fresco e fruttato, di facile approccio e mediamente strutturato, da provare con salumi e knödel, würstel e zuppa all’agro.

Il pinot nero è un vitigno che in Alto Adige dà grandi risultati, in versioni più giovani e fruttate o in altre più strutturate ed evolute, nelle quali calde tonalità granato anticipano bouquet eleganti di lamponi e more, viole e spezie, in una cornice di accenti animali, balsamici e tostati, mentre il sapore si orienta verso eleganti note vellutate.

I colori più intensi e profondi di Cabernet e Merlot fanno da preludio a profumi speziati e tostati, avvolti da sfumature di frutti a bacca nera e appena erbacei, oltre a un deciso impatto gusto-olfattivo, con tannini più grintosi e una struttura più potente. 

I vini rossi giovani e fruttati si abbinano perfettamente con zuppa d’orzo, knödel e würstel, spezzatini di carne, torte salate e formaggi semistagionati, mentre quelli più importanti ed evoluti possono essere presentati accanto a lepre in salmì, camoscio alla tirolese, capriolo con salsa ai mirtilli rossi e scaglie di formaggi stagionati.

Infine, il mondo dei vini aromatici, dolci e profumati.
Il Moscato rosa – Rosenmuskateller – è dotato di un colore rosso rubino tenue e spesso di buona trasparenza, un profumo con spiccati sentori di rosa e fragoline di bosco, erbe aromatiche e muschio e, dopo lieve affinamento, cannella e anice stellato. Vellutato e dolce, delicatamente morbido e fresco, intreccia piacevoli abbinamenti con crostate di fragoline e lamponi, mousse e bavaresi di frutti di bosco.
Il Moscato giallo – Goldmuskateller – si presenta con un lucido manto giallo oro e un bouquet intenso di fiori e di frutta matura, e nella versione Passito è ancora più ricco, con note di miele e frutta secca, spezie e frutta essiccata. Fresco e morbido, caldo e strutturato, si abbina con le frittelle di San Candido e di mele, con l’immancabile strudel e le crespelle alla ricotta, i krapfen al forno e i chifelini, deliziosi dolcetti con la marmellata. 
Senza dimenticare le versioni passite di Gewürztraminer, Kerner e Riesling – in alcuni casi davvero sontuose –, che sprigionano bouquet seducenti e inconfondibili, con un’impronta olfattiva paradigmatica e indimenticabile, un assaggio morbido, avvolgente e una lunga scia finale di ottima rispondenza gusto-olfattiva.

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