DOCG riconosciuta con Decreto 23/02/2011 – GU 10/03/2011. Sostituisce il DPR 30/10/1974. Modifica con DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/02014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Avetrana, Carosino, Faggiano, Fragagnano, Leporano, Lizzano, Manduria, Maruggio, Monteparano, Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio Jonico, San Marzano di San Giuseppe, Sava, Torricella e la frazione di Talsano e delle isole amministrative del comune di Taranto, intercluse nei territori dei comuni di Fragagnano e Lizzano, in provincia di Taranto, Erchie, Oria e Torre Santa Susanna, in quella di Brindisi.
Per i vini Primitivo di Manduria Dolce Naturale è ammessa la menzione Vigna, seguita dal toponimo.
Resa: max. 7 t/ha.
Vitigno: primitivo 100%.
Titolo alcolometrico minimo: 13+3%.
Affinamento: minimo 7 mesi.
Epoca migliore per il consumo: mediamente 2-4 anni.
Il Primitivo di Manduria Dolce Naturale è spesso ottenuto dalle uve di vecchi alberelli lasciate sovramaturare sulla pianta. Il vitigno, proveniente da Gioia del Colle, è approdato in quest’area verso la fine dell’Ottocento, ma il DNA è lo stesso dello zinfandel californiano, del crljenak kaštelanski croato e della kratosija montenegrina.
Il vino si presenta con un colore rosso rubino profondo con riflessi purpurei e profuma di uva passa, ciliegia sotto spirito, confettura di prugna, frutta secca, tabacco, liquirizia e spezie dolci. L’assaggio è robusto ma vellutato, avvolgente e dotato di soave dolcezza, temperata da buona freschezza, sapidità e tannini levigati. Ottimo vino da conversazione, si accompagna molto bene con fichi secchi ricoperti di cioccolato, cartellate al cotto di fichi, dolci al vin cotto e torte al cioccolato.