DOC riconosciuta con DM 03/10/1994 – GU 11/10/1994. Modifica con DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 25/07/2013 – GU 08/08/2013. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende il comune di Ispica in provincia di Ragusa; Noto, Pachino, Portopalo di Capo Passero e Rosolini, in quella di Siracusa.
Sottozona Pachino: comprende parte dei comuni di Pachino e Noto.
Nell’etichettatura e presentazione dei vini Eloro è ammesso l’utilizzo dell’unità geografica più ampia Sicilia.
Resa: max. 11 t/ha.
Affinamento: minimo 5 mesi per il Pachino.
Epoca migliore per il consumo: Rosati mediamente 1 anno, Rossi 1-3.
Altra tipologia - Riserva: Pachino, con titolo alcolometrico minimo di 12.5% e affinamento almeno di 25 mesi, di cui almeno 6 in botti di legno.
| Vini e vitigni | Alcol |
|---|---|
| ROSSO nero d’Avola e/o frappato e/o pignatello min. 90% |
12 |
| ROSATO stessi del Rosso |
11.5 |
| FRAPPATO frappato min. 90% |
12 |
| NERO D’AVOLA nero d’Avola min. 90% |
12 |
| PIGNATELLO pignatello min. 90% |
12 |
| Sottozona PACHINO | Alcol |
| PACHINO nero d’Avola min. 80%; frappato e/o pignatello per la differenza |
12.5 |
Nell’antichità, Elorus era il nome dell’attuale fiume Pellaro, che scorre nella piana di Noto.
Oggi, Eloro è una denominazione dominata dai vitigni locali a bacca nera, nella quale il nero d’Avola e il frappato danno buoni risultati, soprattutto nella versione Riserva della sottozona Pachino.
Il vino si presenta con un bel colore rosso rubino, un profumo intenso che apre con sentori di frutta matura e amarena, ciliegia e lampone, fiori ed erba tagliata su uno sfondo minerale. Al gusto è immediato, grazie alla discreta freschezza, al tannino levigato e alla decisa nota pseudocalorica, con una scia finale di rabarbaro e liquirizia. Un vino ideale con tagliolini al ragù d’agnello, falsomagro, fagiano alla crema e anatra in casseruola.