Erice

DOC riconosciuta con Decreto 20/10/2004 – GU 04/11/2004. Modifica con DM 20/05/2011 – GU 15/06/2011. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.

 

Zona di produzione: comprende il comune di Buseto Palizzolo e parte di quelli di Erice, Castellammare del Golfo, Custonaci, Paceco, Trapani e Valderice, in provincia di Trapani.

Affinamento: minimo 24 mesi per il Rosso Riserva. 

Epoca migliore per il consumo: Bianchi mediamente 1 anno, Rossi 2-3.

Vini e vitigniResaAlcol
BIANCO
catarratti min. 60%
11 12
ANSONICA o INSOLIA
ansonica o insolia min. 85%
11 12
CATARRATTO
catarratto min. 85%
11 12
CHARDONNAY
chardonnay min. 85%
9 12.5
GRECANICO
grecanico dorato o grecanico min. 85%
11 12
GRILLO
grillo min. 85%
11 12
MOSCATO
moscato di Alessandria min. 95%
11 12.5
MÜLLER THURGAU
müller thurgau min. 85%
11 12
SAUVIGNON
sauvignon min. 85%
11 12
ROSSO
calabrese o nero d’Avola min. 60%
11 12.5
ROSSO RISERVA
calabrese o nero d’Avola min. 60%
11 13.5
CABERNET SAUVIGNON
cabernet sauvignon min. 85%
9 13
CALABRESE o NERO D’AVOLA
calabrese o nero d’Avola min. 85%
11 12.5
FRAPPATO
frappato min. 85%
11 12.5
MERLOT
merlot min. 85%
9 13
PERRICONE o PIGNATELLO
perricone o pignatello min. 85%
11 12.5
SYRAH
syrah min. 85%
11 13
SPUMANTE BRUT
chardonnay min. 70%
11 12
SPUMANTE DOLCE
moscato di Alessandria o zibibbo min. 95%
11 6+6
PASSITO
moscato di Alessandria o zibibbo min. 85%
11 12.5+3.5
VENDEMMIA TARDIVA SAUVIGNON
sauvignon min. 95%
6 12.5+3.5
VENDEMMIA TARDIVA ZIBIBBO
moscato di Alessandria o zibibbo min. 95%
6 12.5+3.5

Erice è un antico centro del V secolo a.C., passato dal dominio punico a quello romano, famoso per i resti delle mura di fortificazioni puniche. 

La denominazione prende il nome proprio dalla città sacra degli Elimi, sorta sui resti del celebre santuario dedicato alla dea mediterranea della fecondità, protettrice dei naviganti, Astante per i Fenici, Afrodite per i Greci, Venere Ericina per i Romani. Gli Elimi, antico popolo del Mediterraneo tra i primi a coltivare la vite in Sicilia, abitavano l’estremità occidentale della Sicilia; ritenuti di origine troiana, probabilmente sono di provenienza italica, più precisamente ligure. 

I terreni della zona, molto adatti alla coltivazione della vite, sono le terre rosse siciliane, brune e argillose, con una buona presenza di potassio. 

Storicamente, la tecnica colturale più diffusa era l’alberello libero senza sostegno o sostenuto da canne, mentre oggi l’alberello e la controspalliera sono le uniche forme di allevamento consentite.

I vini bianchi della denominazione Erice sono a base di catarratti; se in etichetta è presente la menzione di un vitigno – chardonnay, müller thurgau, sauvignon, ansonica o inzolia, grecanico dorato o grecanico, grillo, catarratti, moscato di Alessandria o zibibbo – significa che sono stati ottenuti da uve provenienti da vigneti costituiti per almeno l’85% dall'uva corrispondente. Questi vini sono per lo più freschi e beverini, ideali in abbinamento con semplici antipasti di mare.

La versione in rosso prevede vini a base di nero d’Avola, e quelli con la menzione di uno dei vitigni nero d’Avola, frappato, cabernet sauvignon, perricone, syrah e merlot, sono ottenuti da uve provenienti da vigneti costituiti per almeno l’85% dalla corrispondente varietà. I vini sono dotati di buona struttura e sono da provare con le tradizionali costolette di agnello al forno.

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