Controguerra

DOC riconosciuta con Decreto 20/08/1996 – GU 28/08/1996. Modifica con Decreto 21/03/2006 – GU 30/03/2006 e successivi. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.

 

Zona di produzione: comprende i comuni di Ancarano, Colonnella, Controguerra, Corropoli e Torano Nuovo, in provincia di Teramo.

Per i vini Controguerra è ammessa la menzione Vigna, seguita dal toponimo. 

Epoca migliore per il consumo: Bianchi mediamente 1-2 anni, Rossi 2-3, Passiti 2-5.

Altre tipologie
Novello: Rosso, con titolo alcolometrico minimo di 11.5%.
Riserva: Rosso, con titolo alcolometrico minimo di 13% e affinamento almeno di 25 mesi.
Annoso: Passito Bianco e Passito Rosso, con affinamento minimo di 35 mesi.

Vini e vitigniResaAlcolAffinamento

BIANCO
trebbiano toscano e/o abruzzese min. 50%; passerina min. 10%

14 11.5 2

CHARDONNAY
chardonnay min. 85%

14 11.5  

PASSERINA
passerina min. 85%

14 11.5  

PECORINO
pecorino min. 85%

14 12  

ROSSO
montepulciano min. 70%

12 12 5

ROSATO
stessi del Rosso

12 12  

CABERNET
cabernet franc e/o sauvignon min. 85%

12 12  

MERLOT
merlot min. 85%

12 12  

SPUMANTE METODO CLASSICO
trebbiano toscano e/o abruzzese min. 60%;
chardonnay e/o verdicchio e/o pecorino max. 10%

14 11.5 20

SPUMANTE METODO CLASSICO MILLESIMATO
stessi dello Spumante Metodo Classico

14 11.5 26

PASSITO BIANCO
trebbiano toscano e/o abruzzese e/o malvasia e/o passerina min. 60%

14 14 13

PASSITO ROSSO
montepulciano min. 70%

12 14 13

La zona di produzione della denominazione Controguerra è piuttosto piccola, compresa nell’intero territorio di cinque comuni, e fa da cornice a splendide vigne curate come giardini.

I vini di questa denominazione hanno saputo subito imporsi, grazie anche all’importante contributo dei vitigni internazionali, che hanno completato le tipologie ottenute dalle varietà autoctone, come la passerina, il pecorino, il moscato e il celebre montepulciano.

Qui, nel Teramano, i produttori hanno avvertito l’esigenza di diversificare le produzioni dopo anni di mercato a base di vini elaborati da montepulciano e trebbiano. In particolare, ancora prima che il vitigno passerina fosse inserito nei disciplinari IGT, in questa zona si producevano vini ottenuti da queste uve, a volte riportando in etichetta un nome di fantasia che permettesse di risalire al nome del vitigno.

Oggi, questo vino è molto apprezzato per la piacevole delicatezza dei profumi floreali e per l’adeguato equilibrio tra nota alcolica, freschezza e sapidità. Alcuni abbinamenti insoliti ma piacevoli, per esempio, sono quelli con torte rustiche ripiene di formaggio e spinaci, con i fiadoni abruzzesi a base di uova e formaggio – proposti nelle versioni salata e appena un po’ dolce –, in un antipasto che fa da preludio a un pranzo di tradizione. 

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