Ischia

DOC riconosciuta con DM 31/07/1993 – GU 12/08/1993. Ha sostituito il DPR 03/03/1966. Modifica con DM 30/10/1995 – GU 10/11/1995. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.

 

Zona di produzione: comprende l’Isola di Ischia, in provincia di Napoli.

Per i vini Ischia è ammessa la menzione Vigna, seguita dal toponimo.

Epoca migliore per il consumo: Bianchi mediamente 1 anno, Rossi 2-3.

Vini e vitigniAltre tipologieResaAlcolAffinamento
BIANCO
forastera 45-70%; biancolella 30-55%;
ammessi altri max. 15%
 
SUPERIORE
SPUMANTE
10


10.5
11.5
11.5
1
1

BIANCOLELLA
biancolella min. 85%
  10 10.5  
FORASTERA
forastera min. 85%
  10 10.5  
ROSSO
guarnaccia 40-50%; piedirosso 40-50%;
ammessi altri max. 15%
  9 10 3
PIEDIROSSO o PER’ E PALUMMO
piedirosso min. 85%
 
PASSITO
9

11
13.5+1
 

Ischia è l’antica Enaria, la terra del vino dei Romani. Qui, la natura del terreno vulcanico e le condizioni climatiche permettono di produrre vini ‘esclusivi’, che rappresentano forse la vera novità del panorama enologico della provincia di Napoli. Anche se vivono fasi alterne, come accaduto con buoni Biancolella nella prima metà degli anni Novanta, vini un po’ inferiori nel periodo successivo, e di nuovo Biancolella e Forastera di qualità nelle ultime vendemmie. 

Raccolta e tecniche di vinificazione più curate hanno portato a vini complessivamente più strutturati, più morbidi e sapidi, che mostrano anche una buona predisposizione al passaggio in legno.

Il forastera è un vitigno a bacca bianca che dà buoni risultati in uvaggio e offre al vino piacevoli profumi floreali. L’assaggio è di media struttura, con sensazioni pseudocaloriche, freschezza e persistenza aromatica poco accentuate, doti che lo rendono ideale al momento dell’aperitivo o in abbinamento con stuzzichini a base di verdure e salumi.

Il biancolella è un vitigno particolarmente adatto a terreni di origine vulcanica e dà vini che mettono in luce un colore giallo paglierino intenso e profumi particolarmente spiccati e compositi. Discretamente morbido e caldo, si abbina bene con pesci alla griglia, zuppe di pesce e mozzarella in carrozza.

Il Rosso, ottenuto da vitigni autoctoni come guarnaccia e per’e palummo, propone profumi intensi, un assaggio ben strutturato, sapido e con una componente tannica meno aggressiva rispetto al passato. Finalmente un vino rosso degno dell’abbinamento con il coniglio di fossa all’ischitana.

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