DOC riconosciuta con DPR 03/01/1989 – GU 31/08/1989. Modifica con DM 13/10/1993 – GU 29/10/1993 e successivi. DM 30/11/2011. GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Carinola, Cellole, Falciano del Massico, Mondragone e Sessa Aurunca, in provincia di Caserta.
Resa: max. 10 t/ha.
Epoca migliore per il consumo: Bianchi mediamente 1-2 anni, Rossi 5-6.
| Vini e vitigni | Altre tipologie | Alcol | Affinamento |
|---|---|---|---|
| BIANCO falanghina min. 85% |
12 | ||
| ROSSO aglianico min. 60%; piedirosso max. 40%; ammessi altri max. 15% |
RISERVA |
12.5 |
14 26 |
| PRIMITIVO primitivo min. 85%; ammessi aglianico e/o piedirosso e/o barbera max. 15% |
VECCHIO o RISERVA |
13 |
14 26 |
In questa zona, a ridosso del vulcano spento di Roccamonfina e del massiccio calcareo del Monte Massico, la situazione sta evolvendo verso prodotti dotati di maggiore morbidezza, e questo vale sia per il Bianco sia per il Rosso, a base rispettivamente di falanghina e di aglianico.
I vini bianchi di questa denominazione sono leggeri e freschi, e possono essere proposti con fusilli al pomodoro e basilico, insalata di pasta e tagliolini con verdurine croccanti.
Se opportunamente elaborato, il Rosso può avere buone complessità e intensità olfattive, oltre a doti di struttura e morbidezza che lo rendono adatto ad accompagnare arista di maiale con erbe aromatiche, capretto al forno, agnello al timo e formaggi stagionati.
Il Primitivo è un vino rosso molto strutturato, con una spiccata nota alcolica, che si abbina bene con arrosto con pancetta croccante e brasato.