DOCG riconosciuta con DM 11/03/1993 – GU 27/03/1993. Modifica con DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 12/07/02013. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende il territorio, solo collinare, con esposizione adatta, con assoluta esclusione dei fondovalle umidi e non sufficientemente soleggiati dei comuni di Bonito, Castelfranci, Castelvetere sul Calore, Fontanarosa, Lapio, Luogosano, Mirabella Eclano, Montefalcione, Montemarano, Montemiletto, Paternopoli, Pietradefusi, Sant’Angelo all’Esca, San Mango sul Calore, Taurasi, Torre le Nocelle e Venticano, in provincia di Avellino.
Resa: max. 10 t/ha.
Vitigno: aglianico min. 85%.
Titolo alcolometrico minimo: 12%.
Affinamento: minimo 37 mesi, di cui almeno 12 in botti di legno.
Epoca migliore per il consumo: mediamente 8-10 anni.
Altra tipologia - Riserva, con titolo alcolometrico minimo di 12.5% e affinamento almeno di 49 mesi, di cui almeno 18 in botti di legno.
L’eccellente produzione viticola di questa zona è merito del perfetto equilibrio tra clima, vitigno e terreno vulcanico. Rese basse e alta densità degli impianti, vigne curate con particolare attenzione e utilizzo del legno durante la maturazione, garantiscono produzioni di grande livello, soprattutto da parte di alcuni produttori emergenti, che hanno nella professionalità e nelle potenzialità dell’aglianico due importanti carte da giocare.
Il colore del Taurasi, dopo evoluzione, assume intense tonalità granato e il profumo è ampio, ricco di note di confetture di frutti rossi, pepe nero e liquirizia, tabacco e minerali. Strutturato e dotato di buona persistenza gusto-olfattiva, è un vino caldo, con una buona morbidezza intrecciata con una tannicità piuttosto spiccata.
Questo vino è in grado di esaltare i sapori di carni rosse alla brace, arrosti bardati con pancetta, lepre in salmì e cinghiale in agrodolce e, in particolare, quelli dei mugliatielli – involtini di interiora e frattaglie di agnello lattante – sia nella preparazione tradizionale con sugo sia arrostiti con contorno di peperoni e patate.