Conero

DOCG riconosciuta con DM 01/09/2004 – GU 09/09/2004. Modifica con DM 28/05/2009 – GU 13/06/2009. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 12/07/2013. DM 07/03/2014.

 

Zona di produzione: comprende i comuni di Ancona, Camerano, Numana, Offagna, Sirolo e parte di quelli di Castelfidardo e Osimo, in provincia di Ancona.

Resa: max. 9 t/ha.

Vitigni: montepulciano min. 85%; sangiovese max. 15%. 

Titolo alcolometrico minimo: 12.5%.

Affinamento: minimo 24 mesi.

Epoca migliore per il consumo: mediamente 2-5 anni.

Sul Monte Conero che sovrasta Ancona, i vigneti si intrecciano con la macchia mediterranea, pini e lecci, ginestre e corbezzoli. Ed è dal corbezzolo – dal greco kòmaros – che prendono il nome sia il monte sia questa denominazione. 

Il Conero è un vino interessante, probabilmente il migliore rosso della regione, grazie anche alla maturazione in botti di legno che ammorbidisce i tannini tipicamente un po’ aggressivi del montepulciano. E le migliori espressioni, le più evolute e complesse, si abbinano perfettamente con fagiano tartufato, cinghiale in porchetta, brasato e formaggi stagionati.

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