DOC riconosciuta con Decreto 24/07/2009 – GU 10/08/2009. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 12/07/2013. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Roccanova, Sant’Arcangelo e Castronuovo di Sant’Andrea, in provincia di Potenza.
Indicazioni geografiche consentite: Marchese, Calvello, Calderaro, Cersinto, Capolevigne, Muragna, Alzagamba, Sant’Iorio, Cerasa, Montagnola, Nice, Norce, Rosano, Sanpaolo, Viridario, Spadarea, Terzo e Orsoleo.
Resa: max. 8 t/ha.
Epoca migliore per il consumo: Bianchi e Rosati mediamente 1 anno, Rossi 2-3.
| Vini e vitigni | Altre tipologie | Alcol | Affinamento |
|---|---|---|---|
| BIANCO malvasia bianca di Basilicata min. 80% |
11 | 5 | |
| ROSSO sangiovese 60-85%; cabernet sauvignon 5-30%; malvasia nera di Basilicata 5-30%; montepulciano 5-30%; ammessi altri a bacca nera max. 10% |
RISERVA |
12 13 |
9 36 |
| ROSATO stessi del Rosso |
11.5 | 5 |
Il nuovo disciplinare del Grottino di Roccanova, già IGT, è caratterizzato da parametri più restrittivi e rigorosi, e proietta quest’area tra i territori della Basilicata vocati alla produzione di vino.
All’ingresso del piccolo centro, il cartello ‘Benvenuti a Roccanova città del vino’ ricorda quanto sia importante l’attività vitivinicola in questa località del medio corso della Val d’Agri, al confine tra le due province lucane.
Oltre ai terreni collinari molto soleggiati, il fiore all’occhiello della zona è rappresentato dalle singolari grotte-cantine scavate nell’arenaria – circa 200 a Roccanova – che garantiscono una temperatura costante durante tutto l’anno.
I vitigni protagonisti di questa denominazione sono essenzialmente sangiovese, montepulciano, malvasia nera e ciliegiolo, che offrono ai vini un colore rosso rubino vivace con bagliori granato, un corredo olfattivo che spazia dalla rosa canina alla violetta, dalla marasca al lampone e chiude con note di tabacco e pepe. L’assaggio è ricco ed equilibrato, perfetto in abbinamento, per esempio, con arrosti di carni rosse e con il canestrato di Moliterno stagionato.