DOC riconosciuta con DPR 18/02/1971 – GU 22/05/1971. Modifica con DM 02/08/2010. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Acerenza, Atella (escluso le tre isole amministrative di Macchia, Riparossa e Sant’Ilario), Banzi, Barile, Forenza, Genzano di Lucania, Ginestra, Lavello, Maschito, Melfi, Palazzo San Gervasio, Rapolla, Rionero in Vulture, Ripacandida e Venosa, in provincia di Potenza.
Resa: max. 10 t/ha.
Vitigni: aglianico del Vulture e/o aglianico.
Epoca migliore per il consumo: mediamente 2-3 anni, Spumanti entro 1-2 dalla sboccatura.
| Vini | Alcol | Affinamento |
|---|---|---|
| AGLIANICO DEL VULTURE | 12.5 | 10 |
| AGLIANICO DEL VULTURE SPUMANTE | 12.5 |
L’Aglianico del Vulture è ottenuto da un vitigno dotato di grande personalità, vigoroso e profumato, che dà al vino un’ottima predisposizione nei confronti dell’affinamento.
Il vino si presenta con un colore rosso rubino con riflessi granato e, dopo evoluzione, tonalità aranciate. Il profumo è intenso, con sentori di more, marasche e lamponi, che nella maturità assumono sfumature di confetture e viole essiccate, accompagnate da accenti eterei, speziati e animali. Il gusto si dispone su decise note tanniche e su uno sfondo di grande struttura e alcolicità, con una lunga persistenza gusto-olfattiva.
L’Aglianico del Vulture è un vino adatto all’abbinamento con primi piatti conditi con sughi di carne e di cacciagione, saporiti e anche un po’ piccanti, costate di razza podolica alla griglia, cazzmarr, pignata di pecora, pollo alla potentina, selvaggina e formaggi stagionati.