Montello Rosso o Montello

DOCG riconosciuta con Decreto 13/10/2011 – GU 24/10/2011. Modifica con DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.

 

Zona di produzione: comprende i comuni di Castelcucco, Cornuda e Monfumo, e parte di quelli di Asolo, Borso del Grappa, Caerano San Marco, Cavaso del Tomba, Crespano del Grappa, Crocetta del Montello, Fonte, Giavera del Montello, Maser, Montebelluna, Nervesa della Battaglia, Paderno del Grappa, Pederobba, Possagno, San Zenone degli Ezzelini e Volpago del Montello, in provincia di Treviso

Resa: max. 10 t/ha.

Vitigni: cabernet sauvignon 40-70%; merlot e/o cabernet franc e/o carmenère 30-60%; ammessi altri max. 15%.

Titolo alcolometrico minimo: 12.5%.

Affinamento: minimo 18 mesi.

Epoca migliore per il consumo: mediamente 3-5 anni.

Altra tipologia - Superiore, con titolo alcolometrico minimo di 13% e affinamento almeno di 24 mesi.

Fiore all’occhiello della denominazione è il Montello Rosso DOCG – anche Superiore –, dotato di un bel colore rosso rubino con sfumature granato con l’invecchiamento, un caratteristico e intenso profumo di marasca e appena erbaceo, nel tempo tendente all’etereo, un sapore sapido e strutturato. Questo vino può accompagnare arrosti bardati con pancetta, capretto al forno e lepre in salmì, ma anche piatti della tradizione come la pasta e fagioli, la luganega con i funghi e la sopa coada, una zuppa cotta al forno a base di piccioni e formaggio.

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