DOCG riconosciuta con Decreto 08/11/2011 – GU 26/11/2011. Modifica con DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Agna, Arre, Bagnoli di Sopra, Battaglia Terme, Bovolenta, Candiana, Cartura, Conselve, Due Carrare, Monselice, Pernumia, San Pietro Viminario, Terrassa Padovana e Tribano, in provincia di Padova.
Classico: comprende interamente il comune di Bagnoli di Sopra.
Per i vini Bagnoli Friularo o Friularo di Bagnoli è ammessa la menzione Vigna, seguita dal toponimo.
Resa: max. 12 t/ha; 11 per il Classico.
Vitigno: raboso piave min. 90%.
Titolo alcolometrico minimo: 11.5%.
Affinamento: minimo 12 mesi.
Epoca migliore per il consumo: mediamente 2-3 anni, ma in alcuni casi fino a 10, Passiti 3-6.
Altre tipologie
Riserva, anche Classico, con titolo alcolometrico minimo di 12.5% e affinamento almeno di 24 mesi.
Passito, anche Classico, con titolo alcolometrico minimo di 12.5+3% e affinamento almeno di 24 mesi.
Vendemmia tardiva, anche Classico.
La ricchezza produttiva delle campagne di Bagnoli di Sopra è legata alla fertilità dei profondi terreni alluvionali. Qui, le origini della viticoltura risalgono addirittura all’Età romana e i vini di questo territorio sono già citati da Plinio il Vecchio.
L’uva storica che caratterizza l’intera area è il raboso piave – qui chiamato friulara – una varietà autoctona appartenente alla famiglia del raboso, che con i suoi grappoli scuri e compatti matura in autunno inoltrato, concentrando zuccheri, componenti odorose e una spiccata acidità, offre grande versatilità in vinificazione e permette di ottenere vini rossi strutturati e morbidi passiti.
Il Friularo è un vino rosso rubino, fresco e tannico, con piacevoli sentori di marasca e di viola, che si può provare con piatti tipici della tradizione patavina, come bigoi alla lepre, oca in onto e anguilla ai ferri.
Se affinato in legno per almeno 24 mesi, propone una struttura più complessa e un grado alcolico superiore, con un colore che tende al granato e un intenso profumo di marasca e spezie. Un vino perfetto, per esempio, con lo stracotto di musso.
Ottenuto da grappoli vendemmiati dopo l’Estate di San Martino, il Friularo Vendemmia tardiva è dotato di un corredo più ricco in componenti polifenoliche e aromatiche, con spiccati sentori di mora, marasca e spezie, e la sua struttura imponente richiede un abbinamento con bolliti, brasati e formaggi a pasta dura.
Infine, il Friularo Passito. Denso, dolce e morbido, ottenuto dalle uve raccolte a mano e appassite su graticci, svolge intense sfumature di confettura di amarene, spezie dolci e cacao, ed è perfetto con la Sacher torte o con i tipici zaleti, fregolotta e baicoli.