DOC riconosciuta con Decreto 31/08/1995 – GU 22/11/1995. Modifica con DM 06/04/2004 – GU 21/04/2004. DM 03/07/2008 – GU 15/07/2008. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Adro, Capriolo, Cellatica, Corte Franca, Erbusco, Gussago, Iseo, Monticelli Brusati, Ome, Paderno Franciacorta, Paratico, Passirano, Provaglio d’Iseo, Rodengo-Saiano, parte di quello di Brescia e il territorio, situato a nord delle ex S.S. n. 573 e n. 11, di Cazzago San Martino, Coccaglio, Cologne e Rovato, in provincia di Brescia.
Per i vini Curtefranca è ammessa la menzione Vigna, seguita dal toponimo.
Resa: max. 11.5 t/ha.
Epoca migliore per il consumo: Bianchi mediamente 1-2 anni, Rossi 2-4.
| Vini e vitigni | Altre tipologie | Resa | Alcol | Affinamento |
|---|---|---|---|---|
| CURTEFRANCA BIANCO chardonnay min. 50%; ammessi pinot bianco e/o pinot nero max. 50% |
MENZIONE VIGNA |
11 9 |
11 12 |
3 10 |
| CURTEFRANCA ROSSO merlot min. 25%; cabernet franc e/o carmenère min. 20%; cabernet sauvignon 10-35%; ammessi altri max. 15%, esclusi quelli aromatici |
MENZIONE VIGNA |
10 8 |
11 12 |
8 20 |
Curtefranca è una denominazione nella quale i vitigni internazionali recitano la parte del leone.
Il colore del Curtefranca Rosso è rubino vivace con riflessi violacei in gioventù, mentre assume tonalità granato dopo evoluzione, che lo rende più morbido ma sempre di media struttura, doti che ne fanno il compagno ideale di arista al forno, manzo di Rovato all’olio e polenta pasticciata.
Il Curtefranca Bianco mette in luce un bel colore giallo paglierino con riflessi verdolini e ha nella fragranza dei profumi fruttati e nella freschezza le sue migliori caratteristiche, che lo rendono un piacevole aperitivo e un vino che si abbina bene con zuppa pavese, trota al cartoccio e tinca al forno.