Valtellina Rosso o Rosso di Valtellina

DOC riconosciuta con DPR 11/08/1968 – GU 25/09/1968. Modifica con DM 26/06/1998 – GU 10/07/1998. DM 19/03/2003 – GU 07/04/2003. DM 25/01/2010 – GU 10/02/2010. DM 30/11/2011. DM 30/09/2013. DM 07/03/2014.

 

Zona di produzione: comprende i comuni di Albosaggia, Ardenno, Berbenno di Valtellina, Bianzone, Buglio in Monte, Castione Andevenno, Chiuro, Montagna in Valtellina, Poggiridenti, Ponte in Valtellina, Postalesio, Sondrio, Teglio, Tirano, Tresivio e Villa di Tirano, in provincia di Sondrio.

Il Valtellina Rosso o Rosso di Valtellina, anche se imbottigliato nel territorio della Confederazione Elvetica, deve riportare in etichetta la denominazione solo in lingua italiana.

Per i vini Valtellina Rosso o Rosso di Valtellina è ammessa la menzione Vigna, seguita dal toponimo.

Resa: max. 10 t/ha.

Vitigno: nebbiolo (chiavennasca) min. 90%.

Titolo alcolometrico minimo: 11%.

Affinamento: minimo 7 mesi.

Epoca migliore per il consumo: mediamente 1-3 anni. 

La Valtellina è un esempio di viticoltura unico nel suo genere, un ardito susseguirsi di terrazzamenti sostenuti da un sistema di muretti a secco tra i più estesi e architettonicamente validi del mondo. E il vigneto è estremamente frammentato tra moltissimi viticoltori. 

Il nebbiolo, localmente chiamato chiavennasca, è alla base dell’ampelografia valtellinese e anche del vino di questa denominazione, che si presenta con un colore rosso granato, profumi intensi di confettura di frutti rossi, prugna secca e spezie dolci, un gusto declinato su una prevalente nota tannica e una buona sapidità. Un vino da abbinare, per esempio, con gli sciatt e il coniglio alla cacciatora.

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