Sforzato di Valtellina o Sfursat di Valtellina

DOCG riconosciuta con Decreto 19/03/2003 – GU 07/04/2003. Modifica con DM 12/11/2007 – GU 22/11/2007. DM 25/01/2010 – GU 10/02/2010. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 12/07/2013. DM 07/03/2014.

 

Zona di produzione: comprende tutti i terreni in pendio, ubicati tra il tracciato della S.S. n. 38 e l’altitudine di 700 m slm, compresi nel territorio che va dal comune di Ardenno a quello di Tirano, sulla sponda orografica destra del fiume Adda; i pendii vitati al di là della S.S. n. 38 fino al fiume Adda dei comuni di Piateda e Ponte in Valtellina; i pendii compresi tra il fiume e l’altitudine di 600 m slm, sulla sponda orografica sinistra del fiume Adda, nel comune di Villa di Tirano, la frazione Stazzona e il comune di Albosaggia, in provincia di Sondrio.

Lo Sforzato di Valtellina o Sfursat di Valtellina, anche se imbottigliato nella Val Poschiavo, in territorio elvetico, dovrà riportare in etichetta la denominazione nella sola lingua italiana.

Resa: max. 8 t/ha.

Vitigno: nebbiolo (chiavennasca) min. 90%.

Titolo alcolometrico minimo: 14%. Le uve destinate all’appassimento, che potranno essere sottoposte a pigiatura solo dopo il 10 dicembre dell’anno della vendemmia, devono assicurare un titolo alcolometrico minimo di 11% e, dopo l’appassimento, di 14%.

Affinamento: minimo 25 mesi, di cui almeno 12 in botti di legno.

Epoca migliore per il consumo: mediamente 5-8 anni.

Lo Sforzato di Valtellina è prodotto da uve chiavennasca con la selezione dei grappoli più belli, lasciati appassire su graticci in locali asciutti e ben areati per oltre tre mesi. 
La tradizionale vinificazione in rosso si prolunga per alcune settimane, per permettere una grande estrazione dei componenti delle uve, che porterà a un vino di notevole struttura, elevato tenore alcolico, morbidezza e un lungo finale in cui tornano ricordi speziati e tostati. I profumi sono intensi, con sentori di frutta cotta e sotto spirito, confetture di marasca e di prugna, cannella e chiodi di garofano, cacao e tabacco. 

Lo Sforzato di Valtellina si abbina perfettamente con la pasticceria secca, ma anche con una scaglia di bagoss o di bitto molto stagionati. E regala grandi emozioni anche come vino da conversazione.

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