DOCG riconosciuta con Decreto 01/09/1995 – GU 24/10/1995. Modifica con DM 02/09/1996 – GU 16/09/1996. DM 07/04/2004 – GU 21/04/2004. DM 25/06/2008 – GU 07/07/2008. DM 08/09/2008 – GU 23/09/2008. DM 13/10/2010 – GU 23/10/2010. DM 31/03/2011 – GU 22/04/2011. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Adro, Capriolo, Cellatica, Corte Franca, Erbusco, Gussago, Iseo, Monticelli Brusati, Ome, Paderno Franciacorta, Paratico, Passirano, Provaglio d’Iseo, Rodengo-Saiano, nonché la parte del territorio a nord delle ex S.S. n. 573 e n. 11 dei comuni di Cazzago San Martino, Coccaglio, Cologne, Rovato e parte del territorio di Brescia, in provincia di Brescia.
Resa: max. 10 t/ha.
Vitigni: chardonnay e/o pinot nero; pinot bianco max. 50%. Nella produzione del Rosé, il pinot nero – vinificato in rosato – è almeno il 25%; in quella del Satèn non è consentito l’impiego di pinot nero.
Titolo alcolometrico minimo: 11.5%.
Affinamento: le operazioni di tiraggio devono iniziare dal 1° febbraio successivo alla vendemmia dalla quale è stato ricavato il vino-base più giovane.
Epoca migliore per il consumo: mediamente entro 1-2 anni dalla sboccatura.
Altre tipologie
Franciacorta Satèn: max. 20 g/l di zucchero all’atto della presa di spuma.
Franciacorta Rosé: può essere ottenuto con la miscela di vini di colore differente.
| Vini | Affinamento |
|---|---|
| FRANCIACORTA - DOSAGGIO ZERO/EXTRA BRUT/BRUT/EXTRA DRY/SEC/DEMI-SEC | 18 |
| FRANCIACORTA ROSÉ - DOSAGGIO ZERO/EXTRA BRUT/BRUT/EXTRA DRY/SEC/DEMI-SEC | 24 |
| FRANCIACORTA SATÈN - BRUT | 24 |
| FRANCIACORTA MILLESIMATO - DOSAGGIO ZERO/EXTRA BRUT/BRUT/EXTRA DRY | 30 |
| FRANCIACORTA RISERVA - DOSAGGIO ZERO/EXTRA BRUT/BRUT | 60 |
Questo angolo di Lombardia situato tra il Lago d’Iseo e Brescia, è diventato uno dei poli più significativi della spumantistica italiana. La grande cura nel vigneto, l’attenta vinificazione e la maturazione dei vini-base in acciaio e in parte, spesso, in piccole botti di rovere, forniscono una materia prima di grande livello.
La lunga permanenza in cantina dopo la rifermentazione regala uno splendido perlage e, secondo le tipologie, profumi eleganti di frutta bianca matura ed esotica, fiori bianchi e agrumi, camomilla e gelsomino, vaniglia e nocciola tostata, che si articolano in modo armonioso con quelli di lievito e di crosta di pane. Intenso, dotato di gradevole freschezza, ottima sapidità e buona morbidezza, propone un assaggio davvero raffinato.
Il Satèn, così chiamato dal 1990 e solo in Franciacorta, ricorda anche nel nome la morbidezza della seta e il colore ‘satinato’. È un Brut prodotto solo con chardonnay e pinot bianco, elegante nel perlage e delizioso nei profumi, con sentori di fiori bianchi e leggere sfumature di agrumi, miele e vaniglia. La freschezza gustativa è piacevole, accattivanti la morbidezza e la persistenza aromatica, arricchita da ricordi di mandorla e agrumi.
Aperitivi perfetti, questi vini possono accompagnare tutto il pasto, soprattutto se a base di antipasti di crostacei e di molluschi, risotti ai frutti di mare o con scampi e asparagi, rombo al forno con erbe aromatiche e grigliate miste di pesce.
Nel Rosé, il colore rosa brillante anticipa un profumo che si arricchisce di note di piccoli frutti di bosco, e il gusto lo rende ideale in abbinamento con salumi raffinati, coniglio al rosmarino e capesante gratinate.