DOC riconosciuta con DM 16/09/2003 – GU 25/09/2003. Modifica con DM 27/07/2004 – GU 09/08/2004. DM 30/11/2011 – GU 20/12/2011. DM 07/03/2014.
Zona di produzione: comprende i comuni di Aquila d’Arroscia, Armo, Borghetto d’Arroscia, Montegrosso Pian Latte, Pieve di Teco, Ranzo, Rezzo e Vessalico; per il solo versante tirrenico, Cosio di Arroscia, Mendatica, Pornassio, in Valle Arroscia, Molini di Triora in Valle Argentina, e la parte di Cesio ricadente in Valle Arroscia, in provincia di Imperia.
Resa: max. 9 t/ha; 8.1 per il Rosso Superiore.
Vitigno: ormeasco o dolcetto min. 95%.
Epoca migliore per il consumo: Rosso e Sciac-trà mediamente 1-2 anni, 3-6 per Rosso Superiore, Passito e Passito Liquoroso.
| Vini | Alcol | Affinamento |
|---|---|---|
| ROSSO | 11 | 4 |
| ROSSO SUPERIORE | 12.5 | 12 |
| SCIAC-TRÀ - ROSATO | 10.5 | 4 |
| PASSITO | 15+1.5 | 14 |
| PASSITO LIQUOROSO | 16+2 | 14 |
Questa denominazione intende dare una forte caratterizzazione territoriale al vino che nasce da un clone di dolcetto a raspo verde – localmente chiamato ormeasco –, portato in zona dai Marchesi di Clavesana circa sette secoli fa. Rispetto al consanguineo piemontese ha una grande prerogativa di adattamento alle quote elevate, come testimonia il suo habitat preferito nell’Alta Valle d’Arroscia, dove è coltivato fino a 800-900 metri.
L’Ormeasco Rosso presenta un bel colore rubino intenso con lievi riflessi granato, il profumo è fruttato, floreale e speziato, con nitidi sentori di ribes, viola mammola, vaniglia e pepe nero. Al gusto è secco, spesso fresco, solo leggermente tannico, di media struttura e alcolicità, con discrete note morbide e una buona persistenza accarezzata da una vena amarognola. Un vino ideale con agnolotti al sugo di carne, trippa in umido, tomaxelle ripiene e spezzatino di maiale.
Il Rosso Superiore si esprime al meglio dopo due o tre anni di evoluzione e si abbina con piatti più ricchi, come piccione ripieno, coniglio in umido con il vino rosso, stecchi – spiedini di carne e funghi – e colombacci alla pancetta.
L’ormeasco è un vitigno molto versatile, come testimonia il Passito, ed è anche adatto a essere vinificato in rosato, per ottenere il fruttato Sciac-trà, che si abbina bene con il polpettone alla genovese e i salumi tradizionali. E attenzione a non confondere questo Sciac-trà, la cui definizione si rifà a un’etimologia tradizionale, con lo Sciacchetrà delle Cinque Terre, vino con caratteristiche completamente diverse.